il laboratorio paz è sotto sgombero, dal 31 agosto al 2 settembre due giorni in comune nel tema di "Laboratorio Paz contro la metropoli. Lotte, resistenze, forme di vita"
il comunicato del laboratorio paz:
E’ da tempo che le tendenze normalizzatrici e legalitarie agiscono nel territorio riminese, in un’estate incandescente dentro la quale, a fianco dei presidi permanenti sull’arenile antiabusivismo, delle squadre speciali antimmigrazione e dell’indifferenza nello sfruttamento del lavoro nero, si esibiscono i muscoli di un’amministrazione che ha dichiarato guerra ad un piccolo ma sensato spazio sociale, occupato tre anni fa, il Laboratorio Sociale Occupato Paz.
Una scommessa per chi, oggi come allora, ha riqualificato, ri-valorizzato uno stabile comunale abbandonato dall’indifferenza e dalla mediocrità di una maggioranza, quella di centro sinistra, tutta paralizzata dentro il sistema della rappresentanza, una maggioranza capace solo di esibire in maniera machista i muscoli di un apparato sicuritario e legalitario, aprendo e tessendo rapporti con la destra più becere, per il lavoro più sporco.
Il 28 luglio, durante una festa al Paz, vili personaggi hanno dato fuoco a due auto, che sono andate completamente distrutte, un attacco intimidatorio e di chiara matrice mafiosa e fascista, un avvertimento chiaro per cercare di chiudere il cerchio.
Che la forza della repressione e la manu militare degli sgomberi non possano fermare un pensiero e, la forza delle soggettività politiche che si esprimono dentro e a fianco i centri sociali, autonomi e autorganizzati, l’abbiamo già visto, passando dallo sgombero di UngdomHuset , fino al Cso Bruno di dentro, ma anche dentro quelle lotte moltitudinarie che da Vicenza, alla No tav, stanno ruggendo contro l’arroganza del potere e i dispositivi di comando del proibizionismo che incontriamo, dentro e fuori, le nostre esistenze.
Quel proibizionismo che è tutto intorno ai noi, nei confini reali e simbolici delle nostre città, dentro e fuori le frontiere, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle università, quel proibizionismo che ha come elemento fondante e costituente la guerra globale e permanente.
Per questo oggi, il Laboratorio Sociale Paz è sotto attacco, attacco di un’idiozia che unisce in maniera inequivocabile le istanze legalitarie/sicuritarie delle sinistre a quelle fasciste e squadriste della destra, l’attacco di un potere che usa in maniera parallela e speculare, le moltov, le denunce, gli incendi dolosi, e la burocrazia.
Oggi, a Rimini, è sotto attacco un pensiero e prima ancora un metodo, quello di chi sta in mezzo alle persone, lì in basso a sinistra, per attivare meccanismi di insorgenza alla sudditanza silenziosa di chi, non solo distrugge le nostre vite, ma anche le città e i territori in cui viviamo.
Dal 30 di agosto in poi, ecco il nostro ultimatum: guai a chi ci tocca!
info suwww.globalproject.info
www2.autistici.org/lopaz/
post scritto ascoltando luna spiona, nino d'angelo