giovedì, settembre 27, 2007

:::odio questo lavoro:::


"arbeit macht frei"

un nazista di merda


se devo arrivare a scrivere una schifezza del genere significa che son proprio distrutta.
per chi non lo sapesse (ma dubito ci sia) questa scritta significa "il lavoro rende liberi" ed è tristemente famosa per trovarsi ai cancelli d'ingresso dei lager nazisti.
questa foto si riferisce al lager di dachau, ne avrei di fatte da me ma non erano ancora i tempi da macchina digitale..
ho avuto la fortuna/sfortuna di visitare questo postaccio.
fortuna perchè son cose che ognuno dovrebbe vedere e sfortuna perchè dopo una gita lì non dormi tanto bene per qualche giorno..
beh, credo che fra tutte le visite fatte alla scuola superiore questa fu la più istruttiva, quella che ha lasciato qualcosa..
beh, perchè postare una tristezza del genere?
perchè cercando un qualche aforisma sul lavoro me la son trovata davanti..
non so perchè mi son ritrovata a sospirare davanti a tanto sarcasmo.
il lavoro rende liberi? ma per favore, certo che l'umorismo era di casa..
anche oggi mi sono persa l'intero pomeriggio dormendo sul divano.
odio il mio attuale lavoro.
odio tutto ciò che lo riguarda.
stamane ad un certo punto ho dovuto pizzicarmi per non prendere sonno, pensavo ai miei vari lavori, anche ai peggiori e li trovavo tutti migliori di questo.
un esempio? ricordavo i volantinaggi alla fiera dell'oro, con temperature glaciali d'inverno e calure atroci di estate.
ma c'era il caffè. c'era gente con cui parlare. potevi fumare.
ora non ho il caffè, passo quasi tutto il tempo parlando con me stessa e non posso fumare.
torno a casa e dormo.
anzi, dormire è un termine troppo carino, io muoio sul divano senza capire che mi accade attorno, poi mi alzo e senza caffè mi siedo al pc. non ho la forza nemmeno di fare la spesa.
ho dimezzato i caffè nella speranza di andare a letto prima.
ma tra la cena e quattro ciacole, rigorosamente a casa mia perchè non oso uscire, si fan sempre le 23 passate.
questa è vita?
no, questo è schiavismo.
roba veramente da nazisti.
ho perso la concezione del tempo, avere un calendario non mi interessa perchè tanto le mie giornate son tutte uguali, lavoro e dormo.
oggi ho scoperto (dal fatto che oggi avevan staccato la corrente) che è giovedì.
l'anno scorso adoravo il giovedì perchè poi seguiva il venerdì e quindi era finita la settimana.
ora non ho un giorno da gioire perchè io non ho più giorni da vivere dato che lavorerò anche il sabato mattina e questo vuol dire che difficilmente sabato sera sarò in forze per metter piede fuori di casa.
sto vivendo un incubo.
stasera spero di avere le forze per provare una torta vegan al cacao, ho bisogno di energie, ho bisogno di coccole.. coccole che posso trovare solo nel cioccolato.
che comunque ricordo: non lo potrei mangiare.
ora devo ingegnarmi nella preparazione di una qualche cena. diventerò una cicciona se continuo a mangiare e dormire.
ragazzi, non ce la faccio.




post scritto ascoltando qualcosa che in realtà non sto ascoltando

mercoledì, settembre 26, 2007

:::roba da matti:::


"STOP STOP EGYPTIAN WORK!!"

un egizio



in realtà il mio non è lavoro egizio ma è l'orario ad essere da egizio, da schiavitù.
non riesco a concepire quale mente possa aver concepito una cosa del genere, io non ci riuscirei nemmeno impegnandomi.
7.45-12.50 sabato compreso.
direte che ho tutto il pomeriggio libero.. magra consolazione dato che lo passo a dormire e la sera sono tra il rincoglionito per aver dormito troppo e l'ansioso per la sveglia della mattina.
l'ho sempre detto che non riesco a svegliarmi presto la mattina.
non ce la faccio, è più forte di me.
io mi impegno, bevo meno caffè, vado a nanna alle 23 circa ma ugualmente non ce la faccio.
per alzarmi mi alzo e bevo una caffettiera intera di caffè (stamane con un po' di latte di soia..). controllo qualcosina in rete e parto.
ma sto male, ho i brividi e una debolezza incredibile.
no, lavorare all'alba non fa per me.
dico alba perchè per raggiungere il luogo di lavoro mi alzo alle 6.15..
se non è un orario da schiavo dell'antico egitto ditemi voi che è.
non ditemi come mi dicono a casa che "questo è il mondo del lavoro" perchè l'anno scorso avevo un orario favoloso, dove iniziavo presto solo un giorno..
staccavo di pomeriggio ma questo non mi interessa: fatemi lavorare fin sera, fatemi lavorare di notte ma non fatemi alzare alla mattina presto.
e soprattutto non fatemelo fare il sabato.
con questo orario la mia vita è annullata, non vedo quasi la luce del sole.
perchè? perchè parto che è notte e quando torno dormo.
di uscire la sera non se ne parla, devo dormire.
che poi è un sonno agitato, stanotte mi svegliavo con l'ansia che fosse ora di partire ma scoprivo che era troppo presto.. le 3, le 4, le 5..
ora cenerò e mi sdraierò sul divano.
questo condiziona negativamente anche il mio umore, mi rendo conto di essere cattiva e indisponibile. al supermercato dopo aver fatto una fila di 15 minuti per quattro cazzate mi si è avvicinato uno che chiedeva di poter passare avanti.
gli ho detto no, perchè? perchè sono stronza e cattiva.
si, odio tutti. mi manca il sonno, ho l'ansia e sto una merda.
il lavoro, come sempre, non è male ma l'orario è da folli.
spero di riuscire a modificarlo un po'..
non ce la faccio.
che non mi si venga a dire che devo ringraziare di avere un lavoro perchè non è questo il discorso, io di lavoro ne trovo, il problema è che a volte mi ritrovo nell'antico egitto..
non è la voglia di lavorare che mi manca (vabbè, poca ma ce nè) ma è il fatto che non reggo orari da schiavitù.
la mia teoria è: se una giornata è di 24 ore perchè io devo lavorare all'alba?
perchè son sfigata.
solo una cosa mi dà la forza di tenere questo lavoro: lo sto facendo a vicenza, a casa mia.
quanto torno ricevo graffi e bave dai miei cagnolini incapaci di contenere la gioia di vedermi, beh, è la più grande soddisfazione che posso avere.
quindi, forza e coraggio, mangia e vai a letto che domani ti sveglierai a vicenza.



post scritto ascoltando dammi una mano, atarassia grop

martedì, settembre 25, 2007

:::che confusione:::


"che confusione sarà perchè ti amo.."

ricchi e poveri, sarà perchè ti amo


o sarà perchè lottiamo..
sarà per quel che sarà ma che confusione..
secondo i ricchi e poveri l'amore è la soluzione per tutto..
".. almeno noi ci amiamo.."
ma vaffanculo, qui di amore non c'è neanche l'ombra..
di confusione invece ce nè tanta.
non so dove sbattere la testa, non ho nemmeno la voglia di mettermi a pensare, di prendere decisioni..
in cuor mio una decisione l'avrei anche presa ma va contro ogni logica, perchè appunto è dettata dal cuore e non da ragionamenti..
dovrei solamente avere più tempo, un po' di calma per capire e per capirmi..
vorrei che attorno a me si fosse più rilassati, meno ansie..
purtroppo l'ansia di chi mi è vicino contagia anche me, come non bastasse la mia.
io sono per errore di costruzione una delle persone più ansiose del mondo, essere circondata da altri paranoici ed ansiosi non mi serve.
sono stressata.
per assurdo sono felice di cominciare a lavorare, anche se non si sa per quanto perchè quest'estate spostai la mia domanda di lavoro in un'altra provincia, ma per adesso lavorerò..
con un'orario terribile, da schiavitù.. 7.45-non so e soprattutto non so se avrò il sabato libero o meno..
da suicidio.
stamane mi ero imposta di non tornare a letto in modo da riuscire a prendere facilmente sonno stasera ma mi ha fregato il divano.. sdraiata alle 10 e preso sonno fino alle 12.39.
non è colpa mia se ho bisogno di svariate ore di riposo, ben sopra la media di una persona normale.
problemi di salute, non ci posso fare nulla.
odio la vita.



post scritto ascoltando la colonna sonora di arancia meccanica, artisti vari

lunedì, settembre 24, 2007

:::curry vindaloo:::


"..se ti piace il curry va bene ma anche se lo adori, se ne mangi troppo ti disintegra il palato alla fine e allora non puoi più neanche vederlo il curry, per molto, molto tempo.
finchè un giorno ti svegli e pensi: dio, mi manca il curry"

stacy warner, dott house medical division - impossibilità di comunicare-


già, mi manca il curry..
oddio, il suo curry era quel gran gnocco di house, sfido che ti manca..
ma anche curry decisamente meno affascinanti possono mancare.
ma forse non è tanto quel determinato curry quanto il concetto generale di curry..
il concetto generale di provare affetto o interesse per qualcuno, di avere qualcuno a cui pensare..
a volte mi capita di ripensare al mio ultimo curry..
non sono dei bei pensieri, dei pensieri salutari perchè quel curry può essere tutto fuorchè bello o salutare..
ma capita che la mia mente voli.. che ci posso fare, non è colpa mia se dopo quel maledetto curry non mi sono più interessata ad altro..
non apposta, è capitato e basta.
non ho scelto di chiudermi in me stessa ma nemmeno mi applico per trovare altro.
a me piace amare, mi piace avere qualcuno a cui pensare, qualcuno che mi faccia sognare ad occhi aperti..
peccato che abbia la grandissima capacità di far cadere il mio sguardo sempre e solo nella direzione sbagliata..
fra tutti i curry che ci sono al mondo io riesco a scegliere sempre i peggiori..
già, ripensando poi agli ultimi fatti posso affermare con certezza di aver trovato il peggiore in assoluto.. beh, anche se si dice che al peggio non c'è mai fine (ed è un motto a me molto caro) questa volta posso solo andare in meglio perchè peggio di così non è possibile.
veramente, peggio di così si muore.
ma nonostante sia cosciente di quanto sia nocivo quel curry mi accorgo a pensarlo, a pormi domande..
so che non devo, so che fa male ma cazzo è difficile.
devo impegnarmi nella ricerca d'altro.
per assurdo mi viene in mente non quando ce l'ho sottocchio ma quando son da sola, mentre guido o mentre cerco di prendere sonno..
quando ce l'ho davanti è come se quell'immagine avesse dei sottotitoli riassuntivi dei suoi ultimi numeri e perciò evito di guardarlo..
anzi, guardarlo mi fa persino un po' schifetto..
ma a volte ci penso.
maledetto curry.
maledetta la volta in cui l'ho incontrato.
maledetta me che alla fine gliela diedi vinta.
quando perseverare è diabolico.
da piccola quando ne combinavo troppe ed esasperavo nonna all'inverosimile mi accusava di avere il demonio dentro..
non ci ho mai creduto.. ma ora ci sto ripensando.. chi agisce così non può che essere ispirato da qualcosa del genere, da qualcosa di terribilmente malato e malefico..
beh, basta pensarci, chiudo qui.
mi faccio schifo a pensarci così tanto, non merita nemmeno i pensieri di qualcuno.
ma la smetterò presto, fidatevi..




post scritto ascoltando gold, the very best of the king, elvis presley

sabato, settembre 22, 2007

:::fottetevi:::


"il mondo è pieno di sessuofobi, di maschietti repressi e di tante altre categorie di questi generi.
fottetevi! fottetevi!"

giovanni lindo ferretti, cccp


stanotte rincasavo ascoltando live in punkow e quest'affermazione mi è rimasta impressa..
quant'è vero..
non riesco a togliermi dalla mente il "maschietti repressi", perchè è vero, siamo pieni di maschietti repressi.
io soprattutto ho raffinato l'arte di trovare solo maschietti repressi che tentano di mascherare questa loro triste condizione vagando continuamente alla ricerca di gnocca fresca..
gnocca fresca e giovane, meglio se ancora in garanzia.
che pena.
ma guai farglielo notare, non lo ammetterebbero mai, loro son convinti che con la loro capacità di cuccare siano tutto fuorchè maschietti repressi quando è invece è proprio l'immagine che mostrano al mondo..
basta osservare la tipologia di donne che questi maschietti cercano: di piacevole aspetto e molto, molto giovani..
talmente giovani da poter forgiare a loro uso e consumo.
consumo è la parola chiave. perchè una volta usate per i propri porci comodi vengono scartate alla ricerca di altra gnocca ancora più nuova..
ma il maschietto represso non riesce a staccarsi del tutto dalle varie gnocche che conquista, non vi dirà mai che con voi ha chiuso, lui ama avere sempre la ruota di scorta, la botte piena e la moglie ubriaca..
il massimo della felicità per questi tizi è trovare una ragazzetta abbastanza nulla da fargli da ombra, abbastanza cretina da non accorgersi di essere stata solo un passatempo..
un passatempo limitato ad un certo tempo e luogo.
io non rientro in queste categorie. non sono giovanissima, la mia garanzia è scaduta da tempo, non sono capace di farti ombra standomene zitta e buona..
e non sono nemmeno la classica figa di legno.
dicesi figa di legno quella ragazza che te la fa annusare ma che poi non te la darà mai..
io non sono così, io non so fare la gatta morta, soprattutto non so fare l'ombra..
però sono gnocca, solo che mi incazzo quando vengo scartata per una gnocca più giovane..
questo al maschietto represso non va bene, il maschietto represso non vuole conflitto, vuole che tutto vada come dice lui.. tu dovresti star zitta e metterti in un angolino aspettando al massimo che in mancanza d'altro lui torni da te..
no, io non aspetto nessuno.. che palle.
se mi vuoi così come sono bene, fare la scema per averti non mi interessa..
sono in ritardo, andrei avanti per delle ore narrando di maschietti repressi ma il tempo non mi è amico.
beh, ci sarà sempre tempo..





post scritto ascoltando ancora elvis

venerdì, settembre 21, 2007

:::un brutto sogno:::


"c'è nei sogni, specialmente in quelli generosi, una qualità impulsiva e compromettente che spesso travolge anche coloro che vorrebbero mantenerli confinati nel limbo innocuo della più inerte fantasia"

alberto moravia


dato che ritengo che 2 post in un giorno siano eccessivi questo post è stato scritto ieri ma viene pubblicato oggi.
la causa di questa frenesia di scrivere si ritrova nel mio sonnellino pomeridiano.
nel sogno che ha accompagnato il mio riposino pomeridiano.
sono sconvolta.
nei sogni vengono meno la razionalità e le barriere che ci creiamo dando così libero spazio a quello che da coscienti ci neghiamo.
ma non è sempre bello.
non questa volta.
diciamo che questo sogno mi ha decisamente sconvolto perchè si sono messe in crisi le mie certezze di questi ultimi tempi.
forse ciò che pensavo in questi giorni era solo una mia costruzione mentale per evitare sofferenze mentre nel mio inconscio non è così, la parte più intima e vulnerabile di me non è d'accordo, non vuole chiudere una brutta vecchia storia.
o forse era solo stanchezza, stress accumulato nella costrizione di dover assistere a film terribili, film di serie Z che non farei vedere nemmeno al mio peggior nemico.
non lo so, io spero sia la seconda ipotesi perchè se dopo tutto quello che ha fatto non riesco a pensare ad una certa persona solo coi termini dell'odio e dello schifo siamo messi bene.
per la serie: quanto male mi deve fare una persona perchè venga tolta dalla mia lista degli esseri umani?
cosa mi deve fare qualcuno per farsi dimenticare?
dire che la persona in questione ne ha fatte di cotte e di crude è riduttivo..
perfino mamma si è stupita dai miei racconti.. e che non sa tutto..
sa solo una parte delle sue performance.
ma perchè questo sogno?
e perchè questo post?
e perchè ci penso ancora?
perchè ci sto pensando?
perchè sono una cogliona.
semplice e vera risposta.
però quel sogno aveva dello scandaloso.
è incredibile quello che può concepire la mente umana.
ma non vi racconterò il sogno, dico solo che per non ricordo quale motivo questa certa persona cercava ristoro a casa mia, ma non era un'ospite qualsiasi, io non lo trattavo come uno chiunque e lo stesso lui.
ok, c'era del tenero.
poi combinavo un pasticcio che riguardava sempre lui e poi mi sono svegliata.
oh mio dio.
quando a qualcuno puoi solo dire: stai male.
sono sconvolta.
come può un semplice sogno distruggere tutte le tue certezze?
certezze costruite a suon di brutti film.
credo sia stress, perchè nonostante l'elevato valore terapeutico i brutti film son duri da digerire.. forse nel sonno ha preso il sopravvento quella (piccola) parte di me che avrebbe voluto che un altro cheneso fosse possibile.
credo sia quello, una piccola parte di me che soffre nell'assistere alle pessime pellicole che sono costretta a vedere e che si ribella alla mia decisione di aver chiuso tutto..
quella piccola parte di me che urla cogliona.
quella piccola parte di me che ha ancora voglia di piangere.
o forse quella grandissima parte di me che non vuole essere sola e che nel sonno si aggrappa a quelli che sono stati gli ultimi ricordi di una cosa che credeva si chiamasse affetto..
ma che ne so.
l'ho già detto che non ho soluzioni per nulla.
rimane il fatto che sono sconvolta, non ho ancora bevuto il caffè, ho ancora la bocca impastata di sonno e sono qui cercando una soluzione a questo mio sogno che ha a dir poco dell'assurdo.
non lo so.
qualsiasi cosa sia io non la lascerò venire a galla, che rimanga pure a galleggiare nel mio inconscio, finchè non mi si infastidisce eccessivamente va bene tutto.
questo era quanto scrissi ieri una volta sveglia.
confermo tutto.
ma oggi mi chiedo: cosa voglio?
voglio uno stronzo che non ha e non porta nulla di buono?
no, io so che non ne ho bisogno.
e se ci penso è solo per il fastidio che ho sopportato e che ancora sopporto..
si, provo ancora fastidio perchè ancora non digerisco bene le sue performance.
ma è solo fastidio, come una pizza che te vien su e ti fa bere tutta la notte.
nulla di grave, dovrebbe passare in fretta, basta che riesca a non vederlo più.
ogni giorno incrocio le dita nella speranza che sia la volta buona in cui non ci sarà più..
oggi mi è andata bene, speriamo si continui così fino a sera..
per quanto riguarda la notte passata: niente sogni, anche se mi sono addormentata con la sua immagine negli occhi..
ma che ci posso fare, è che mi disegnano così.




post scritto ascoltando elvis live in las vegas, elvis presley

giovedì, settembre 20, 2007

:::infami:::


ecco la notizia che apprendo al mio ritorno a casa:
"Rovigo

Sei cani da caccia avvelenati a Ca' Emo.

Morte orribile quella toccata a sei segugi portati dai loro padroni nella campagna intorno ad Adria per l'addestramemto previsto dal calendario venatorio nei giorni che hanno preceduto l'apertura della caccia avvenuta domenica.

Gli animali, come sempre capita in questi casi, vengono lasciati liberi di scorrazzare per fossi e capezzagne, intorno ai campi e nelle aree boscate per farli impratichire nello scovare la selvaggina e imparare ad obbedire senza incertezze e con immediatezza ai comandi dei cacciatori.

Evidentemente la loro presenza ha dato fastidio a qualche incosciente che ha disseminato la campagna di bocconi avvelenati. Tra l'altro, il prodotto venefico usato è stato scelto tra i peggiori in circolazione. Nei cani che lo avevano ingerito ha causato emorragie e ulcere a livello dello stomaco e dell'intestino facendoli morire tra atroci sofferenze e in modo tutt'altro che rapido.

Un atto di vergognosa indecenza che, a quanto raccontato dai testimoni della vicenda che ha avuto per vittima anche un cane di proprietà di XXXXXXXXXXX, XXXXXXXXXXXXXXXX,non è la prima volta che accade nella campagna che circonda Ca' Emo.

Quale disturbo possano dare alcune decine di segugi che si muovono sul territorio in orari contingentati, resta un mistero.

Ma quel che desta più repulsione è la crudeltà che ancora una volta fa pagare al mondo animale colpe che, ammesso siano tali, non gli appartengono in alcun modo."


franco pavan, il gazzettino


beh.

che dire, non c'è molto da dire.. eccetto: infami.

il mio povero cagnolino..

come possa esistere certa gente io non me lo spiego.

oddio, non mi spiego tante cose nella vita ma assassinare una creatura è nella top ten di quello che il mio cervello si rifiuta di elaborare..
boh.
leggere inoltre che avrebbe patito le pene dell'inferno mi ferisce ulteriormente anche se a casa dicono che sia stramazzato al suolo senza tante scene..
mah.
beh, non ci voglio pensare. il mio cane lo voglio ricordare come da foto: felice nel rotolarsi nel giardino di casa..
povero.
non so che altro dire.
so solo che vorrei avere qualcuno da chiamare per dire che ho trovato l'articolo in cui parlano del mio cane ma eccetto le amiche non ho nessuno a cui possa interessare..
non trovo nessuno che si interessi a me, figuriamoci se trovo qualcuno a cui possa fregare anche del mio cane..
beh, lasciatemi perdere, ultimamente ho l'umore nerissimo.
sono stanca.
stanca che la mia vita non vada mai per il verso giusto, stanca di non avere mai un attimo (1) di pace, stanca di dover vedere film di zerie Z.
sono irritata ed infastidita.
irritata ed infastidita dal pessimo comportamento di persone che dovrebbero esserti fratelli ma che invece si approfittano della tua buona fede e delle tua generosità facendoti anche passare da cretina.
no, questa volta non lascio correre nulla, non solo per il valore economico della cosa o per il mio bisogno materiale ma per il fatto che ci si ride sopra, come se mi chiamassi pantalon.
no fioi, state sbagliando.
tornerò in possesso di ciò che mi è stato sottratto, costi quel che costi.
ormai è una questione di principio.
se non ho mosso mari e monti per altre cose in cui forse era giusto farlo, lo farò ora.
perchè mi sono rotta i maroni che la gente si approfitti della mia buona fede.
devo smetterla di essere buona e gentile con tutti perchè la gente se ne approfitta e appena può te la mette in culo, come si suol dire.
oggi sono incazzata.
sono stanca ed incazzata.
basta.
a volte per strada mi chiedo perchè nessuno mi investe, sarebbe la fine di tanti patimenti.
che palle.
voglio del buono attorno a me.




post scritto ascoltando laida bologna, nabat

lunedì, settembre 17, 2007

:::il riposo dei guerrieri:::


"no, non voglio..
finire in cella per un po' di nutella.."


di queste strofe se ne possono creare all'infinito..
io soprattutto ho una lista illimitata di cose che non voglio..
cose che non voglio ma che mi accadono continuamente.
forse un giorno metterò per iscritto questa lista. la lista del non voglio.
come saprete il festival no dal molin è finito ed io sono a casa nella lunghissima operazione del sistemaggio foto..
non finirò mai.
ho oltrepassato il giga.
e non le ho perse.. (soprattutto)
che dire?
contenta di esserci stata.
contenta per un sacco di cose.. rapporti ricostruiti, certezze (ri)confermate, affetti ritrovati..
ora mi coccolo lo spirito con questi ricordi nella coscienza che dovrò metter mano agli scatoloni per levare le tende.. non la tenda che ancora non ho smontato al campeggio (anche se di campeggio se ne è parlato solo una notte.. perchè patire freddo se in 5 minuti avevo un letto che aspettava solo me?) ma quella tenda che è la mia cameretta e tutto ciò a cui sono legata..
beh, discorsi tristi che non ho voglia e tempo di fare adesso.. saranno nella lista dei non voglio..
ora vado a salutare nonna e poi un meritato riposino di minimo 15 ore..
sono distrutta.
ma solo nel fisico, la mia mente è serena come non lo era da tempo..
ho solo un rimpianto: l'essermi dimenticata di fare i complimenti per il coraggio mostrato da una persona che credeva di darmi fastidio quando invece mi ha solo stupito nel dimostrare quanto sia forte la speranza di un essere umano..
io non ne sarei capace.
forse ho troppo amore per me stessa o forse mi arrendo troppo presto?
beh, se mai la rivedrò avrà la mia stretta di mano.
chiudo qui, non ho tempo di stare al pc..
il cuscino mi aspetta..




post scritto ascoltando bimba, nino d'angelo

venerdì, settembre 07, 2007

:::sfiga uber alles:::

"la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo"

roberto freak antoni


verissimo.
io mi sono sempre ritenuta una persona sfigata ma questa volta credo di aver toccato il fondo.
chi dice che la fortuna va coccolata e incoraggiata non si trova nella mia situazione, posso invocare la fortuna quanto voglio ma la sfiga è più potente..
tralasciando il passato, la salute, l'amore vi racconto solo che mi è successo fra ieri e oggi.
ieri presto l'auto a mamma che dimentica le luci accese e se non fosse stato per un amico non sarei uscita.
ora è sotto carica ma ci sono dei problemi, non so bene ma forse la batteria non si carica..
stamane vado alla mia tenda per metterci delle cose e la scopro alta 1 cm..
una maledetta recinzione è crollata sulla mia tenda a causa del forte vento.
la mia tenda che forse aveva (forse) un (1) mese di vita ha entrambe le asticelle portanti rotte.
non sta in piedi manco a pagarla.
come ben sapete non vivo nell'oro e per quanto fosse un acquisto futile per me era un investimento mica da nulla..
ora come faccio?
oggi andrò alla ricerca delle asticelle, spero le vendano..
ma data la mia fortuna di sicuro non di quella misura.
ho smesso di sognare, so come funziona.
lo stronzo, la macchina fotografica, la batteria, ora la tenda.. ma è mai possibile che non me ne vada dritta una?
tutto questo in un'estate.
non ce la faccio più.
quando l'ho detto a mamma mi sono messa a piangere.
dalla disperazione, dalla stanchezza di dover sempre subire la malasorte..
non ce la faccio più.
se almeno una cosa andasse bene nella mia vita, una sola.
che ne so trovare una persona che non mi tratti come una pezza da piedi..
evitare che mi si distruggano o mi si rubino cose comprate a fatica.. sarebbe già molto.
vabbè, i fari accesi se li può scordare chiunque ma è tutto il contesto di non aver mai un momento di sollievo che mi distrugge.
voglio respirare, trascorrere almeno un giorno in cui non mi succeda una disgrazia.
ah, ultima ma non per poca importanza: ricordo che da poco mi è morto il cane denny.
perchè non posso essere felice?
non mi reputo una persona cattiva, non credo di aver mai fatto male a nessuno, ma perchè allora non posso avere un attimo di tranquillità?
perchè a me le cose vanno solo e solo male?
voglio le coccole.
dovrò pagare qualcuno perchè io le coccole aggratis non le ricevo.
nota bene: sottolineo il termine coccole.
quando il mio morale è al massimo livello della disperazione mi consolo con gli housemartins.





post scritto ascoltando b-sides, housemartins

giovedì, settembre 06, 2007

:::no dal molin festival:::


"se si sogna da soli è un solo un sogno, se si sogna insieme è la realtà che comincia"

dall'8 al 16 settembre (ma si inizia già da oggi..) una settimana di mobilitazione contro la costruzione della nuova base usa a vicenza.
potete trovare il programma completo, info su come arrivare ecc su
www.nodalmolin.it
www.globalproject.info

capirete quindi che in questi giorni questo blog non verrà più aggiornato perchè ho di meglio da fare..
(e non avrò un pc)



post scritto ascoltando dig that groove baby, toy dolls

mercoledì, settembre 05, 2007

:::sia chiaro:::


"perchè a perdere non ci si abitua mai,
perchè a perdere non ci abitueremo mai"

lettera a genova, atarassia grop



la ricerca di un'immagine carina è stata interrotta ed ora non ho voglia di cercarne un'altra.
(aggiornamento: ora l'ho trovata, non c'entra nulla ma chissenefrega)
ieri sera mentre rincasavo mi girava in testa questa canzone..
si, io non riesco ad abituarmi a perdere, anche se mi capita di continuo.
il termine sconfitta non fa parte del mio vocabolario e mai ne farà parte.
anche se praticamente è quello che succede sempre non accetto il concetto di sconfitta, il concetto di resa.
qualsiasi cosa capiti io non mi arrendo, io alzo la testa e vado avanti.
forse sbagliando, forse perdendo del tempo, forse inutilmente ma non importa, non mi interessa.
per carità, non sono una folle che sbatte la testa contro un muro finchè non se la spacca, ci mancherebbe, non sono una ragazzina.
ma nemmeno mi chiudo nel mondo della mia fantasia dove posso sognare che le cose vadano come voglio io, non smetto di vivere solo perchè le cose non vanno nella direzione che vorrei.
io vado dritta nella mia direzione come ho sempre fatto, non mi sono mai omologata a nessuno.
questo post sta tralasciando la sua iniziale motivazione, quella che rimuginavo in auto stanotte, ma mi sono innervosita.
forse dovrei fregarmene dell'aria che tira, ritenermi un nulla e stare zitta senza chiedermi niente sul mondo e sui suoi abitanti?
ma non esiste. se in una data situazione ho determinate sensazioni non ci posso fare nulla, come non ci posso fare nulla se poi mi pongo delle domande su queste situazioni e se a queste domande non ho risposte da dare.
io non mi so nascondere dietro ad uno sterile "bah", io cerco risposte anche se nella mia mente sono difficili da trovare.
io non ho la soluzione a tutto, ho forse le soluzioni dei cruciverba comprando la settimana enigmistica della settimana successiva..
ma non mi interessa, che vita sarebbe se fossimo tutti nostradamus?
non sarebbe divertente, sicuramente più facile ma non divertente..
e se cerco di spiegare delle sensazioni non mi va di essere malcagata, non credo che sia un termine che esiste ma non mi importa.
oggi mi importa poco di quello che succede, di quello che la gente dice, forse sarebbe ora di adottare il "bah" come unica risposta a tutto.
ma non sono una da "bah", casomani sono più una da "boh".
ho le sopracciglia inarcate.. segno che mi sono girati i cosiddetti?
si.
perchè? mah, svariate cose.. una forma di lieve nervosismo che mi porto dietro da tempo unita al fastidio che mi venga chiusa la bocca non appena provo a spiegare certe sensazioni.
che poi mi venga chiusa con uscite vere ma poco eleganti è proprio brutto.
cioè, sento delle gran cadute di stile e lo stile è importante.
bisogna avere stile nella vita, un po' si classe non fa male..
ora metto su un caffè.
è ora che chiuda questo post, anzi questo sfogo, perchè è inutile smongolare su ste cose, ognuno ha i suoi parametri di valutazione, ognuno ha una propria scala di valori e non è detto che ciò che considero importante io lo sia anche per qualcun'altro, come non è detto che ognuno reagisca allo stesso modo a determinate risposte.
io dico solo che oltre a tutto ciò che faccio conoscere di me io sono una persona, una fragile persona, una sognatrice, una per cui veramente la speranza è l'ultima a morire e vorrei essere trattata come persona, non come lo zerbino su cui pulirsi le scarpe infangate.
in parole povere: moderare i termini perchè dopo un po' mi stanco di ricevere brutte e a volte volgari risposte.
io quando parlo cerco sempre le parole più carine possibili per non ferire qualcuno ma evidentemente non è il modus operandi di tutti, anzi forse per alcuni usare frasi sprezzanti fa figo.
che ne so.
io so solo che per quanto spari cazzate, per quanto i miei ragionamenti non siano comprensibili merito comunque del rispetto.
che palle, se devo arrivare a dirlo vuol dire che siamo proprio messi male.




post scritto ascoltando the wonderful world of toy dolls, toy dolls

martedì, settembre 04, 2007

:::capita a tutti:::


"le donne vanno e vengono ma mio figlio ci sarà sempre"

adam glasser


stanotte guardavo non so che replica del mio amato "porno: un affare di famiglia".
svaccata sul divano, paglie a portata di mano e cane dormiente penso di farmi delle grasse risate prima di coricarmi..
ma..
ma..
adam, meglio noto come seymore butts, viene lasciato dalla sua compagna.
in un modo tristissimo e oltretutto orrendo: con una letterina.
povero.
mi è dispiaciuto veramente.
beh avrà già un'altra, vista la data dei fatti, ma mi è dispiaciuto lo stesso.
però ecco la differenza fra chi ha i soldini e chi no.
lui va da una qualche consulente alla ricerca di sollievoaiutocheneso mentre io mi lecco da sola le ferite.
sempre.
ops, mi sono persa nei miei pensieri. cinque buoni minuti con lo sguardo perso nel vuoto e la sigaretta che si consuma nella mia mano.
pensieri ma soprattutto ricordi.
ovviamente non piacevoli, ma per fortuna solo ricordi. il presente è un'altra cosa, nel presente non c'è nulla.
nulla per cui essere felici ma anche nulla per cui soffrire.
forse è meglio così, quantificando le ore di gioia sono nettamente inferiori alle ore, ai giorni di dolore provato.. ritengo sia meglio questa condizione di nulla..
ma un sano vaffanculo non finirò mai di dedicarglielo, ci sta sempre bene..
intanto aspetto la nuova serie di "porno: un affare di famiglia" per vedere se adam troverà un'altra compagna.. un'altra persona per cui essere felice prima di prenderselo in culo.
perchè va a finire sempre così.
non esiste l'amore e se esiste è per pochi eletti.
non per me.
sono stanca di questa situazione, quasi mi rallegro quando vedo che capita anche agli altri di essere lasciati, scaricati, scartati ecc




post scritto ascoltando l'oltrettorente, atarassia grop

lunedì, settembre 03, 2007

:::K o C?:::


"io nasco poeta e vado avanti così"

brunello robertetti



io non voglio un mondo di poeti, ci mancherebbe, ma mi piacerebbe che si rispettasse una delle lingue più poetiche del mondo: l'italiano.
oggi ce l'ho con chi abusa della lettera K in situazioni dove scrivere un CH o una C non è un problema.
cioè tutti i casi in cui non si stia scrivendo un sms, dove per mancanza di spazio sono accettate abbreviazioni o usi della K al posto della mia amata C.
ma in una mail, in un post non ha senso usare la stramaledetta K, dato che lo spazio c'è e si usa una tastiera.. si tratta solo di pigiare un tasto anzichè un altro.
mi è stato detto che è più facile.
per chi scrive forse. forse.
certamente non per chi legge.
io non riesco a leggere cose troppo lunghe se scritte con le K al posto delle C..
che ci posso fare, sarò antica, che ne so.
io le uso solo negli sms o raramente in chat.. magari scrivendo xkè anziche perchè per problemi di fretta..
ma mai in uno scritto quale una mail o un post sul blog.
odio le K.
mi irritano.
ora che ci penso non amo nemmeno i nomi contenenti la lettera K.
fine umorismo. non lo potete capire ma è una raffinatezza.
con questa perla di saggezza chiudo il mio sfogo verso chi bistratta la lingua italiana.





post scritto ascoltando luna spiona, nino d'angelo
(ora di cambiare playlist? anche no)