martedì, agosto 26, 2008

:::come in un romanzo:::

"Il bel romanzo non deve essere la storia di un'eccezione. Deve essere un brano della vita di tutti i giorni, in cui ognuno si riconosca, e che tuttavia insegni agli uomini qualche cosa che non tutti vedevano."

maxence van der meersch


qualche giorno fa un'amica ha paragonato questo blog ad un romanzo ed io non ho potuto che darle ragione.
a volte a tinte un po' fosche (ops.. tanto fosche) ed ultimamente decisamente rosa.
non credo di essere la storia di un'eccezione, la sfiga regna su tutti noi e perciò credo che tante mie sofferenze siano state condivise più volte da più persone..
stasera sono riflessiva.
rifletto sul mio passato: potrà mai tornare?
io non lo voglio.
ci sono aspetti del mio passato che non ho nessunissima voglia di rivedere.. manco in foto.
cosa salverei del mio passato?
mah, poco o nulla. credo solo la militanza.
la militanza e qualche amicizia importante.
che poi le mie amicizie più importanti vadano a braccetto con la militanza è un'altra storia..
mah, stasera sono dubbiosa e - lo ammetto- un po' preoccupata.
di cosa? lasciamo perdere, solo cazzate create (da me stessa) ad hoc per rovinarmi l'esistenza, solo che se a volte le persone prestassero più attenzione a chi è, forse, più sensibile io ora non mi spaccherei la testa chiedendomi se quei racconti si stiano avverando.
cosa non mi sento di dirlo, mi sembra che metterlo per iscritto dia verità alla mia deficienza..
si perchè una parte di me dice che devo essere proprio tarlata per pensare certe cose ma non è colpa della mia stupidità ma solo della mia insicurezza.
si, perchè ci sono campi in cui mi sento tremendamente insicura, in cui ritengo (e il passato mi suggerisce giustamente) di essere un' incompetente totale in certe cose, quasi che certe cose non facciano proprio per me..
i più acuti fra voi, o semplicemente gli attenti conoscitori di questo blog, avranno capito di che parlo, ma non preoccupatevi, non è accaduto nulla, sto solo delirando, sfogando su una tastiera i dubbi che hanno importunato la mia mente tutta sera..
ma se solo non mi avessero mai detto che...
se fossi romana me ne uscirei con "mortacci.."
invece da brava veneta posso solo mandare in mona me stessa perchè sto vivendo uno dei periodi più belli della mia vita e sto cercando di rovinarmelo in tutti i modi che la mia mente mi suggerisce..
e nel scovare questi modi sono una campionessa.
fosse uno sport olimpico avrei una collezione di ori da non saper più dove metterli..
tranquilli, ripeto, non è successo nulla, sono solo deficiente.
domani sarà un altro giorno e i miei dubbi idioti svaniranno come l'edilizia pubblica in italia.
si, dalle mie battute si capisce il livello di demenza raggiunto.
meglio chiudere.
giovedì partirò per londra.
partirò per una città che dicono bellissima con la persona più bellissima del mondo.
lo so che più bellissima non si può dire ma secondo me l'accademia della crusca me lo fa passare..
donnina smettila di sparare cazzate e vai a letto.



post scritto ascoltando il solito disco di elvis, ma almeno è il disco 2

mercoledì, agosto 20, 2008

:::gioia e paura:::





che sensazione strana.
dentro di me sento quasi contemporaneamente una gioia immensa e una quasi altrettanta paura.
di che?
mah, di perdere la persona che mi ha fatto rinascere, che mi ha fatto riscoprire un'aspetto della vita che avevo dimenticato, che rende migliori le mie giornate, che è tante troppe cose che non basterebbe una vita intera per scriverle..
ho paura che gli possa succedere qualcosa. forse è la mamma che è in me a parlare ma non lo so, non sono la persona più tranquilla del mondo..
ascolto questa canzone dei pearl jam (credo l'unica che conosco e che fino a poco fa non sapevo nemmeno fosse loro) e mi viene un attaccamento alla vita che mi ispira a riprovare a smettere di fumare..
so che non ce la farò, sono pessima in questo.. ma almeno mi trattiene dall'accendermi un' altra paglia..
oggi ho veramente abusato, ma dovevo fare dei lavori grafici al pc e in queste occasioni non mi accorgo nemmeno di accendermi una paglia dopo l'altra..
insomma mi chiedo: come posso permettermi di giudicare gli altri se io stessa non mi so regolare?
se mai riuscirò nell'impresa di smettere di fumare romperò i maroni a questo mondo e a quell'altro.
quale altro? ma che ne so, era divertente dirlo..
mah, sono stanca.
devo staccarmi da questo pc perchè gli occhi non ce la fanno più ma non ho molte elternative..
libro? tv? troppo faticoso.. aspetto di uscire e impegnerò questo tempo facendo semplicemente nulla..
si, dovrei anche diminuire le ore al pc.
è troppo difficile condurre una vita sana, non c'è nulla da fare.

lunedì, agosto 18, 2008

:::la mia cornacchietta:::


"Alla zampa di ogni uccello che vola è legato il filo dell'infinito"
victor hugo


lo so.
per tutti coloro che leggeranno questo titolo non ha senso.
lo ha però per me.
è una cavolata incredibile ma mi diverte tanto.. c'è chi usa nomignoli carini come orsetto, cucciolo.. che ne so, beh, a me è venuta cornacchietta.
un animale che di dolce e carino non ispira proprio nulla ma mi diverte troppo.
e poi, siamo onesti, quand'è che a donnina è capitato di poter dare nomignoli carini a qualcuno?
così quando ho potuto ho sfoggiato tutta la mia deficienza, che, si sa, è infinita..
però se leggo questo aforisma di hugo mi vien da dire che non sono del tutto scema.. il filo dell'infinito è quello che spero mi leghi alla mia cornacchietta..
voglio che la gioia che mi regala duri per sempre, all'infinito.
donnina ha ricominciato a sognare?
si, ed è bellissimo..
spero che questa mia nuova gioia non mandi in malora questo blog perchè non sono brava a parlar d'amor..
ero tanto brava a parlare di sfighe e stronzi vari e questo blog si è sempre basato quasi interamente su quello..
ora però non ho grosse sfighe e ho trovato qualcuno che non è minimamente stronzo.
spero tanto che non sia l'ennesima presa in culo con preservativo di carta vetrata (o in lana di vetro, fate voi) ma una parte di me sente che non lo sarà.. ed è una parte abbastanza grande da far tacere la vocina pessimista che vede tutto nero..
si, ora vivo in un mondo rosa (leopardato) e teniamo le incazzature per quando riprenderò a lavorare o per le mosse dell'attuale governo, che dal pacchetto sicurezza in poi non ce ne risparmia mezza..
vi aspetto tutti al festival no dal molin..



post scritto ascoltando b-sides, housemartins

lunedì, agosto 11, 2008

:::vamos a la playa:::

donnina non ha molta fantasia in fatto di vacanze..
perciò eccoci alla terza edizione di "plage sauvage", il campeggio al csoa mezza canaja.
anche quest'anno donnina ci sarà..
sarebbe cosa buona e giusta copiarvi il comunicato ma sono troppo stanca per scrivere una sola lettera in più, perciò accontentatevi di qualche link:
www.globalproject.info
www.glomeda.org
mamma mia che sonno..


post scritto ascoltando sempre lo stesso disco di elvis, devo cambiarlo lo so

martedì, agosto 05, 2008

:::mercoledì 6 agosto:::



da www.globalproject.info

Nelle prossime settimane, assisteremo allo sgombero del primo stabile, tra quelli occupati dal collettivo Sottotetto, per il quale è prevista la demolizione dal piano di riqualificazione del quartiere Compagnoni a Reggio Emilia.
L’articolo che segue vuole analizzare la storia e gettare le basi per il futuro del quartiere di via Compagnoni e del collettivo Sottotetto. Unico punto fermo in questa situazione di instabilità è la ferma volontà di resistere, di non lasciare passare indenne e inosservata la violenza speculatrice di chi amministra questa città.


Via Compagnoni ha una storia lunga e affascinante. E’ sempre stato un luogo a sé, il luogo degli ultimi e degli invisibili in una cittá che pretendeva di non averne. Quegli invisibili che poi sono sempre i reali protagonisti di ciò che di una città, di un paese o di un’epoca fanno la storia. E se é vero che sono gli analfabeti che scrivono la storia, purtroppo non é altrettanto vero che sono i senza voce a raccontarla.
Chi racconta oggi la storia passata e presente di questo luogo lo fa unicamente distorcendo, giudicando e, infine, derubando i protagonisti delle loro stesse vite.

Di ieri si diceva che qui ci abitava solo gentaccia, quelli brutti sporchi e cattivi che sicuramente rubano, forse si drogano e si vocifera facciano l’amore troppo spesso.
Di oggi si dicono le stesse cose ma in piú, per l’immenso piacere delle migliaia di opinionisti da bar cresciuti come funghi nella nostra città, sono arrivati gli ”abusivi”.

Gli abusivi sono quelli che stanno abitando 11 delle 130 case sfitte del quartiere Compagnoni, sono 25 persone di etá compresa fra i sette mesi e i sessant’anni, sono nati a Reggio Emilia, Cagliari, Stoccolma, Tunisi, Vienna, Messina, Brema, Burkina Faso, Lecce.
Gli abusivi siamo noi, che per uno strano modo di intendere le parole e i significati, ci chiamiamo cosí nonostante la situazione in cui ci troviamo sia conseguenza diretta di abusi altrui. Siamo forse gli unici, fra gli attori di questa storia di case e diritti negati, a non aver compiuto nessun abuso, pur avendone subiti tanti.

A cinque fra le nostre famiglie questa settimana staccheranno acqua, luce e gas, come ennesimo abuso di un potere forte soprattutto con quella che considera un’umanità inutile. Verremo buttati fuori da un palazzo di cui é stata anticipata la demolizione per evitare che altri potessero trovarvi casa e sulle cui macerie nasceranno case private. Nessuna alternativa accettabile é stata proposta, forse perché non ne esistono in una cittá che ha fatto della speculazione edilizia il suo carro trainante.
E tanti saluti al diritto alla casa e ad una vita degna.

L’alternativa rimaniamo ancora, comunque e testardamente noi.
Rigorosamente dal basso, con le facce sporche, gli occhi vivi e sorrisi che solo chi ha ripreso in mano la propria vita sa regalare.




..continua sulla pagina di global

lunedì, agosto 04, 2008

:::non l'avrei mai detto:::


"Con una simile bellezza si può rovesciare il mondo!"
fedor michajlovic dostoevskij




donnina si è comprata i suoi primi tacchi.
forse i secondi, qualcosa di carino l'avrò anche comprato nell'adolescenza, ma questi sono i primi veramente alti..
morale: sono una stra...
li ho indossati questo weekend, accompagnandoli ad un vestitino comprato per l'occasione (evviva i cinesi..) e devo dire che non ero solo gnocca, ero oltre..
wow, non avrei mai pensato che dei tacchi potessero dare tanto.
culo alto, portamento più signorile, gambe slanciate (anche a me che di slanciato ho ben poco..)
oggi ho raccontato a mamma dell'acquisto.
vuole una foto.. non ci crede manco lei.
beh, io stessa ho impiegato diversi giorni per convincermi che li sapevo portare e che stavo bene..
ovvio che poi hanno dato una gran mano i commenti altrui..
ma pensando alla citazione di apertura.. a me verrebbero in mente modi migliori per rovesciare il mondo ma vabbè, la mia innata modestia mi suggerisce che farlo da stramegagnocca non è male, anche se è palese che in certe situazione non ci si può andare in tacchi alti..
forse però non ho una bella immagine solo per i tacchi e un vestitino.. in questi giorni brillo..
sono felice, ballo elvis seduta sulla sedia e passo l'aspirapolvere sorridendo..
credo di aver trovato una persona speciale, qualcuno al cui solo pensiero mi si illuminano gli occhi..
sono agitata, ma è un'agitazione positiva, una di quelle che non mi capitavano da tanto, tantissimo tempo..
ah, sono anche riuscita a far combaciare vacanza e militanza.. alla fine andrò a londra a fine agosto per tornare in tempo per il festival no dal molin..
mi sento il genio dell'organizzazione.
quanta poca modestia in questo post..
penso che con questo post risulterò ancora più antipatica, ma non fa nulla..
sono felice.



post scritto ascoltando ancora elvis, solito disco

sabato, agosto 02, 2008

:::paroni a casa nostra:::





il titolo di questo post potrebbe suonare strano ma è il primo che mi è venuto in mente pensando alla notizia di questi giorni: il consiglio di stato ha bloccato l'ordinanza del tar che fermava i lavori al dal molin..
già, penso a tutti coloro che si sono riempiti la bocca di frasi come quella quand'era il momento di usarla contro i non veneti ma che chinano la testa di fronte ad eventi come questo, quando invece sarebbe il momento di difendere il concetto del paroni a casa nostra contro chi vorrebbe fare di tutto e di più sul nostro territorio..
ma paroni de che?
potrebbe sembrare quasi comico che a difendere questo concetto siano proprio quelle persone che mai si erano interessate di discorsi come questo..
però è vero: paroni a casa nostra, paroni di decidere delle sorti del proprio territorio..
cari leghisti di sti cazzi (perdonatemi la volgarità ma non ci sono altre definizioni) non sarete mai paroni proprio di nulla se non sapete dire nemmeno una parola quando una fetta del nostro territorio viene regalata ad una potenza straniera.. anzi..
non si tratta di non saper dire nulla quanto di essere proprio fra gli artefici di questo regalo..
sono irritata.
sono al mare, sono anche abbronzata, ho comprato degli zoccoli con i tacchi, avrei milioni di motivi per essere felice ma sono irritata.
guardo video su you tube su ciò che succede a vicenza, leggo le notizie da internet ed una parte di me sogna di essere a vicenza, lì fra i miei fratelli e le mie sorelle a far di tutto per impedire che vicenza diventi un'unica base con dentro una città..
dovrei pensarci meno?
impossibile.. non ce la faccio, la mia coscienza non me lo permette.
per rendere l'idea ieri mi hanno proposto un piccolo viaggio in una terra per me sconosciuta, nel regno unito, londra per la precisione, ed io ho chiesto di cambiare data perchè cadeva nei giorni del festival no dal molin..
a questa mia uscita si è levato un coro di "nooooooo, ma sei matta?" ma come potrei andare a spassarmela sapendo ciò che avviene a vicenza?
è il momento di rimboccarsi le maniche, è il momento di tornare ad essere partigiani, è il momento di giocarsi il tutto per tutto affinchè una nuova base di morte non sorga sui nostri territori. chi si proclama contro la guerra, chi parla di pace, chi ama la nostra terra, chiunque abbia un minimo di "quel che se dise", come dice mia nonna, deve scendere nelle strade per dire che questa base non si farà.. nelle strade, nelle piazze, in rete.. ovunque..
questa è una battaglia dura ma è una battaglia che si vincerà.
io ne sono certa, si vincerà se tutti e dico veramente TUTTI, faranno il possibile per vincerla.
non si può essere indifferenti.
come diceva gramsci in uno scritto bellissimo che prima o poi posterò: l'indifferenza è il peso morto della storia..
ora mi impongo di chiudere questo post e lo faccio lasciandovi dei link da dove poter seguire il tutto:
www.nodalmolin.it
www.globalproject.info



post scritto ascoltando il vociare di gente che va e viene dalla spiaggia