sabato, marzo 10, 2007

:::devo avere una casa per andare in giro per il mondo:::


ed ora ce l'ho.
oggi ho firmato un contratto di locazione.
non a vicenza.
anche se per andarci a vivere dovrò aspettare di finire il lavoro.. a giugno.
sentimenti contrapposti: felicità e gioia ma anche tristezza ed incertezza.
felicità e gioia per il coraggio che ho avuto nel fare questa scelta, per la casa che è bellissima..
tristezza per dover lasciare la mia città, la terra che amo.
incertezza per ciò che mi aspetterà: lavorero o vivrò a pane e aria?
ma supererò ogni problema. perchè non è una cosa che ho deciso da un giorno all'altro, è stata una scelta ben ponderata. da più di un anno ho realizzato che vicenza non sarà il luogo dove invecchierò, l'ho capito fra le lacrime.
fra la lacrime e l'odio per chi mi ha portato su questa strada.
a volte se ci penso non ci credo: io che mai una volta dissi che me ne sarei andata dalla mia città, nemmeno quando alla scuola superiore quasi tutte (si, avevo una classe di sole donne) prima o poi dicevano che sarebbero andate chissà dove.. (londra era la più gettonata)
io che ritengo che vicenza (nonostante quello che ci vogliono costruire, nonostante quello che già vi hanno costruito) sia la città più bella del mondo.
nei mesi passati nel realizzare ciò che avrei fatto mi sorprendevo ad uscirmene con delle sparate quasi comiche: guardando il tg veneto affermai che il veneto è la regione italiana con la forma più bella.. e pazzie simili.
ma il problema è che ci credo.
perchè la mia nuova casa non è in veneto.
non è nemmeno nel nordest.
non è troppo lontana ma il solo fatto che non sia vicenza, non sia il veneto basta per farmi versare litri di lacrime.
se qualcuno in passato mi avesse fatto questa previsione gli avrei riso in faccia.
eppure è successo.
so che dove andrò starò bene, che avrò la possibilità di rifarmi la vita che qui a vicenza mi hanno strappato ma nonostante tutto il mio cuore piange.
lacrime nemmeno tanto silenziose, mi basta affacciarmi alla finestra, mi basta sentire la voce dei miei nonni, mi basta accarezzare uno dei miei cani per sciogliermi come burro al sole..
non vado lontano ma non è come poterli vedere ogni volta che lo voglio..
anche scrivendo queste cose mi si inumidiscono gli occhi.. perciò chiudo questa parentesi di nostalgia.. perchè la sento anche se fisicamente sono ancora qui..
avrò tempo da spendere in elogi a vicenza.
anzi, potrei scrivere un libro: "elogio al nordest"..
non lo comprerebbe nessuno..
forse qualche leghista non capendo nulla del senso del libro..
ripenso anche ai fatti che mi hanno portato a questo punto..
cosa provo? schifo, schifo, solo schifo.
schifo e vergogna per loro. perchè io al posto di tutta questa gente proverei solo vergogna, non sarei capace di guardarmi allo specchio.
odio è una parola riduttiva per spiegare quello che sento.
ma non sprecherò altre parole per chi non sa tener fede alle sue stesse parole.
so che ci sarà chi proverà gioia a questa notizia ma non mi interessa.
io ho avuto il coraggio di dare una svolta alla mia vita.
e posso vantarmene.






post scritto ascoltando conflitto, assalti frontali

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