mercoledì, aprile 18, 2007

:::ci vogliono i riti:::


"..se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice.
col passare dell'ora aumenterà la mia felicità.
quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità!
ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore.."

la volpe, il piccolo principe



questo libretto non mi è piaciuto, anzi provo della vera e propria antipatia verso il piccolo principe.
non vorrei essere come al solito il "bastian contrario" della situazione ma non amo questo genere di letteratura, l'ho letto perchè tutti me ne parlavano bene e la copertina mi piaceva.
il piccolo principe è un imbecille.
questo pezzo però mi è piaciuto, se non erro l'avevano citato anche in jack frusciante è uscito dal gruppo..
queste parole sono verissime.. io sono la prima ad inziare ad agitarmi ben prima di un appuntamento.. ed è una sensazione bellissima.. peccato che mi siano capitati spesso i cosidetti "pacchi" che pregustando già l'appuntamento, qualsiasi esso sia, rendevano la delusione ancora più grande..
in verità inizio a gioire giorni prima, non solo delle ore..
oggi per esempio sono felice per una cosa che avverrà fra più di 36 ore..
ho voluto assaporare questa gioia andandomene in giro in bicicletta.
a 25 anni rifaccio la strada che facevo a 10, stessa strada stessa meta.
delle vecchie chiuse in un fiume vicino casa di nonna, in campagna.
ma non era la stessa cosa. belle sensazioni ma non belle come allora.
rovinate dalla mano dell'uomo.
case nuove, altre in costruzione, una strada brutta e fastidiosa che spacca la quiete della campagna e tanta spazzatura.
mi sono fermata a guardare il fiume ma al di là delle chiuse galleggiava una miriade di schifezze, soprattutto contenitori in plastica..
che tristezza.
riparto subito e torno a casa a malincuore.. vedere la mia terra massacrata mi fa male come se massacrassero me..
una parte di me è pentita di aver fatto quel giretto.. ha guastato un po' la mia felicità..
speravo di poterla aumentare zigzagando fra la natura ma vedere quello scempio mi ha intristito.
peccato, dovrò ricordarmi di intraprendere il rito della passeggiata sapendo che la "civiltà" avanza e che nulla rimane come prima..
sono praticamente cresciuta in campagna dai nonni, giocando scalza fra i campi con i miei animaletti, mangiando ogni frutto che cresceva su un albero e scorticandomi le ginocchia nella costruzione di improbabili casette a ridosso dei fossi..
ma il mondo sta cambiando. in peggio, un giorno mangeremo cemento.
cemento fritto, cemento al vapore, cemento lesso..
c'è a chi piace.




post scritto ascoltando the art of drowning, afi

6 commenti:

desy ha detto...

con la tua descrizione mi hai strappato un sorriso... tu ke costruisci una improbabile casetta tra gli animaletti :) sembra un film della disney.
Mi piace il tuo spirito ecologista.

Non mi piace il piccolo principe. Me lo ha regalato tempo fa la mia ora ex e non mi è mai piaciuto.

inutile donna ha detto...

yeah!! qualcuno a cui non piace il piccolo principe!! dovremmo fondare un club..
e poi: perchè regalare quel libro ad uno adulto e vaccinato? lo vedo più come un testo per bimbi.. c'è chi mi ha parlato di risvolti pedagogici ecc ma io non li vedo..

ho sempre avuto uno spirito ecologista.. anzi, diciamo pure che sono anche troppo estremista sulla faccenda..
un esempio? se prendessi la nuova strada risparmierei 5 minuti buoni sul tragitto ma non la prendo.
per principio.
ero contraria alla strada fin dal primo progetto e anche se ormai c'è non la uso. mi danno della scema ma rimango fedele alle mie parole.
oltre che ad essere brutta e fastidiosa ha anche decimato i miei gatti e mi impedisce di lasciar liberi i cani, per paura che possano attraversarla..
dista 200 metri circa da casa dei nonni ma un cane ci mette molto meno di me a correre 200 metri..
lo stesso vale per il mio cuginetto: può usare la bici solo sotto controllo.. per lo stesso motivo..
per carità, c'è il guardrail (o come si scrive) ma meglio prevenire che curare..

Non solo pene ha detto...

però l'addomesticamento ci stava...

Arame ha detto...

Questo post mi ha messo un po' di tristezza :( un po' perchè una parte di me è più che pinamente d'accordo con te, un po' perchè l'altra parte (l'architetto) con il cemento ci lavora e ci mangia...
Yuèèè Yuuuè... Guardandomi in giro penso spesso a che brutta razza sono i costruttori, i geometri, gli ingegneri, e(sig) gli architetti. Io nel mio piccolo ci provo a dare un impronta diversa, ma sono troppo giovane per essere presa sul serio... mi rifarò con il tempo ;D

inutile donna ha detto...

l'importante è che ci sia qualcuno che si impegna, nel sio piccolo, a migliorare le cose. odio invece chi distrugge ogni cosa per un proprio tornaconto finanziario, chi specula su tutto per guadagnare 2 soldi in più.
quella strada è anche inutile perchè fatta (per eliminare il traffico dal centro) troppo vicino alla città. città che si sta espandendo (aimè) a macchia d'olio verso la campagna.. prevedo che tra degli anni quel polmone verde della mia infanzia non ci sarà più.. ma ci saranno tante villette a schiera tutte uguali, hotel (di pessima architettura) e parcheggi. si, perchè oltre alla strada hanno costruito casette a schiera a pochi soldi, un bruttissimo hotel-ristorante e tanto per gradire getteranno una salutare colata di asfalto su un campo e ci faranno un bellissimo parcheggio..
sarò estremista ma non mi va giù..
vedere ogni giorno il cemento che si mangia la natura è una tortura.
ripeto: non si tratta di essere architetto, geometra o altro, si tratta di saper trovare l'armonia fra il progresso e la natura..
sono dell'idea che non necessariamente uno debba escludere l'altro..
spero che ci siano sempre più addetti del settore costruttivo-edilizio capaci di armonizzare la natura con le colate di cemento..
non è il mio campo ma credo che se non ci si interessa solo al fattore economico sia una cosa fattibile..
il problema però lo vedo soprattutto nelle amministrazioni che dovrebbero capire quando e dove mettere un vincolo edilizio..
finchè si può cementificare tutto non ce la si può prendere troppo se un architetto fa una schifezza.. la colpa è in primis di chi gliel'ha lasciata fare..

Arame ha detto...

Mi hai stordita... Nel senso che mi impressiona leggere che la pensi esattamente come me!!! Progettare edifici nel rispatto del contesto, con un'attenzione in più all'impatto nel luogo, ma anche alla reversibiltà, è il mio obiettivo primario. Intanto studio e mi applico, il mio sogno è quello di raggiungere una competenza tale da poter ribattere e proteggere idee "ecologiche", trasormandole anche in possibilità economiche, altrimenti restrà un'utopia...
Le amministrazioni purtroppo combattono contro i progettisti, e creano normative assurde, non rendendosi conto che a volte rovinano invece di migliorare... E' veramente un argomento complesso e delicato!
Le cose stanno migliorando però, piano piano ma c'è comunque un cambiamento di rotta... :DDD