giovedì, agosto 02, 2007

:::a casa:::


"casa mia, casa mia, per piccina che tu sia tu mi sembri una badia"

proverbio


questa frase non si intona con casa mia..
casa mia è uno stress. parlo della casa dei miei genitori..
evidentemente sono sfortunata con le case.
anzi, con gli abitanti delle case.
non sopporto e non tollero la vista di mia sorella.
dire che è odiosa è riduttivo.
e le danno sempre ragione perchè io quando mi incazzo non ho vie di mezzo..
ma che ci posso fare.
ho un carattere di merda e me lo tengo.
non sopporto i sopprusi.
stasera torno e vedo sottrattomi un oggetto di mia proprietà.
vedo l'oggetto in questione dipinto di bianco.
ho sbroccato.
era meglio se restavo dov'ero..
sono stata veramente bene in questi giorni..
coccolata e viziata come una regina..
non solo mi sono sentita meno sola e ho pensato poco a vecchie questioni ma mi sono proprio divertita..
anche non facendo nulla di eclatante (esclusa mirabilandia, sia chiaro) sono stata davvero bene.
bene per le persone fantastiche che avevo attorno perchè se dovessi basarmi sul luogo geografico non userei parole come fantastico.. anzi..
una bella merda.
mi dispiace per chi ci deve vivere tutto l'anno perchè ero in una città veramente triste..
ma non mi interessa il dove, l'importante è con chi.
che avrei trovato una delle persone a cui voglio più bene al mondo lo sapevo, non sapevo che la lista delle persone favolose si potesse allungare..
ripensando a questi giorni sono proprio contenta di essere scappata da qui..
anche se al ritorno ho trovato lo "scherzetto" di quella che dovrei chiamare sorella..
pazienza.
sono stanca, stasera voglio collassare a letto ripensando alle belle giornate trascorse e non scervellandomi su chi vive bene anche senza i miei pensieri.
anche se quel personaggio mi ha fatto partorire una bella idea: riscrivermi all'università.
come mai quest'idea? perchè mi ha fatto sentire il bisogno di dimostrare a me stessa e al mondo intero di non essere un'idiota..
so di essere più intelligente di un qualsiasi bel mestiere ma se non riesco a dimostrarlo nella semplicità della mia quotidianità lo dimostrerò prendendo una seconda laurea.
purtroppo sorgono ovvi problemi di ordine pratico: come coniugare studio e lavoro, dove trovare i soldi necessari allo studio..
quello che vorrei fare ha anche il test d'ingresso.
questo vorrebbe dire impegnarsi un minimo per passarlo.. magari comprando quei libretti con i fac simili dei test..
lo farò?
non lo so ma per me sarebbe una grossa soddisfazione.
ho bisogno di soddisfazioni.
ho bisogno di veder riconosciuta la mia intelligenza.
mi sono sentita troppo umiliata.
poi dato che amo dare fastidio gli potrei dedicare la tesi.
si può impegnare minimo tre anni della propria vita solo per dimostrare di valere di più di un bel mestiere?
si, si può. io posso.
perchè sono matta e i matti fanno queste cose.




post scritto ascoltando sempre in bilico, negazione

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