sabato, novembre 10, 2007

:::abbiamo (quasi) vinto:::



"Noi vicentini vogliam pace qui in città
dopo 60 anni di invasioni di parà
noi vicentini vogliam pace qui in città
la base non si farà.
Via le basi da Vicenza, via le basi da Vicenza
via le basi da Vicenza, l'America no xé qua
Gianni Zonin vol far la base al Dal Molin
sensa scoltare queo che dixe el citadin
Gianni Zonin vol far la base al Dal Molin
butemo via el so vin
Via le basi...
Dentro la so banca el se gà incontrà Zonin
co l'ambasciatore par fregarne par benin
dentro la so banca el se gà incontrà Zonin
butemo via el so vin
Via le basi...
Coi Americani chi guadagna tanti schèi
no xé sens'altro le fameje o i putei
coi Americani chi guadagna tanti schèi
a la fine xé sempre quei.
Via le basi..."


via le basi, canzoni no dal molin



a me questa canzone piace proprio un bel po'..
peccato che a casa debba tenere un volume più che moderato perchè il testo urta l'animo di chi le basi le vuole..
chi volesse ascoltare tutte le canzoni no dal molin può farlo qui, ma attenzione che i titoli non son tutti corretti..
sono disponibile per eventuali traduzioni.
perchè posto questo?
perchè sono contenta, contenta perchè ieri la ditta abc che sta svolgendo i lavori di bonifica presso il dal molin aveva rinunciato all'appalto. da un articolo del sole 24 ore che purtroppo non sono riuscita a trovare..
ma..
ma nel pomeriggio arriva la notizia di (mezza) smentita..
ecco spiegato il quasi nel titolo del post.
per onor di cronaca vi copio il comuniato del presidio permanente:

"Se i lavoratori della aziende incaricate della bonifica torneranno al Dal Molin, noi torneremo a presidiare gli ingressi dell’aeroporto e ad impedir loro l’ingresso.

I primi tre giorni di blocco sono stati molto positivi; la bonifica è stata sospesa ed i lavoratori sono stati richiamati dall’azienda che ora dichiara di non voler continuare il lavoro in quando non vi sono le condizioni necessarie. Noi non siamo contrari alla bonifica in sé, bensì alla nuova base militare che si vuole realizzare e per la quale è in corso la bonifica.

Abbiamo scritto una lettera aperta al titolare dell’ABC di Firenze, azienda che stava svolgendo le bonifiche, per spiegare le nostre ragioni e motivare le nostre iniziative. Ci auguriamo che il titolare dell’azienda specializzata voglia confermare la propria determinazione a non proseguire nei lavori di bonifica per non rendersi complice della costruzione di un’opera devastante imposta alla comunità locale.

Alleghiamo di seguito il testo della lettera.

Presidio Permanente, Vicenza, 9 novembre 2007

Alla c.a. sig
MELA GIANFRANCO
Abc S.a.s
Piazza Donatello 4
50132 Firenze


Egregio Signor Mela,

siamo le donne e gli uomini del Presidio Permanente No Dal Molin di Vicenza.

Come sa, in questi giorni abbiamo presidiato gli ingressi dell’aeroporto Dal Molin per impedire ai lavoratori della Sua azienda di accedere e proseguire nel lavoro di bonifica iniziato lo scorso 17 ottobre. Con queste righe vogliamo spiegarle le ragioni della nostra iniziativa.

Naturalmente noi non abbiamo nulla in contrario allo svolgimento di una bonifica bellica; purtroppo, come lei sottolinea nella Sua intervista a Il Sole 24 Ore, il mondo è pieno di ordigni, tra cui le mine antiuomo, che quotidianamente mietono decine di vittime.

La bonifica in corso all’interno dell’aeroporto della nostra città, però, ha uno scopo ben preciso: quello di permettere l’edificazione di una nuova installazione militare statunitense per ospitare la 173° Brigata Aerotrasportata. Da più di un anno ci battiamo per impedire la realizzazione di questo progetto che farebbe di Vicenza un avamposto di guerra e che sarebbe devastante dal punto di vista ambientale ed urbanistico.

Non vogliamo che la nostra città diventi il punto di partenza delle future guerre che porteranno morte e distruzione nel mondo, così come non vogliamo che l’equilibrio idrogeologico del nostro territorio venga compromesso irrimediabilmente. Lei certamente sa che, sotto l’aeroporto Dal Molin, c’è la più grande falda acquifera del nord Italia e che l’area è l’ultimo grande polmone verde della città; d’altra parte, è sicuramente a conoscenza del fatto che la nuova base sarebbe edificata ad appena 1.500 m in linea d’aria dal centro cittadino di Vicenza, patrimonio Unisco, con tutte le conseguenze che ne derivano.

Non avremmo mai pensato di interrompere una bonifica bellica se ciò fosse stato il preludio per un utilizzo a soli scopi civili del territorio; ma la bonifica che la Sua azienda sta svolgendo è funzionale alla realizzazione del progetto statunitense di militarizzazione della nostra città.

Noi continueremo a batterci perché la nuova base Usa non venga realizzata; abbiamo apprezzato le Sue parole su Il Sole 24 Ore e ci auguriamo che Lei voglia confermare la determinazione a non proseguire i lavori per non rendersi complice della realizzazione di un’opera che è stata imposta alla comunità locale.

D’altra parte, pur portando grande rispetto per coloro che lavorano, vogliamo ribadirle la nostra intenzione di continuare a mettere in campo iniziative di blocco e boicottaggio dei lavori di bonifica, fino a quando questi saranno utili alla realizzazione di un’installazione militare. Continueremo, inoltre, a sensibilizzare le tante realtà che, in tutta Italia, ci sostengono e che in questi giorni hanno organizzato iniziative di solidarietà e appoggio.

Vicenza, 9 novembre 2007

Cordiali saluti,

Il Presidio Permanente No Dal Molin "







bello.
ne è valsa la pena.
freddo, un po' di pioggia, stanchezza, stress..
ma sono felice.
appena saputa la notizia ho inviato più sms possibili, fino a quando la tim non mi ha comunicato che il mio credito era quasi esaurito..
se mio padre sapesse dove ho passato il tempo in questi ultimi giorni mi spacca il culo, ma non mi interessa oggi come non mi è mai interessato in altre mille occasioni..
non mi interessa nemmeno avere la pelle stile carta vetrata a causa del vento di ieri.
mi interessa un po' di più la figura di merda fatta oggi a lavoro per essermi presa a letto ma pazienza, se ce ne sarà bisogno io sono pronta a rifarlo anche adesso.
per la cronaca anzichè alzarmi alle 6.20 mi sono alzata alle 8.00 con le urla di mamma..
si sappia che inizio a lavorare alle 7.45, quindi ritardo assoluto.
e si sappia ancora che ieri mi sono coricata alle 22.45, poco dopo la fine di sex and the city..
ma quanto ho dormito?
e oggi pomeriggio ho dormito ancora..
quasi mi vergogno di me stessa.





post scritto ascoltando via le basi, canzoni no dal molin

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ehi è anche l'ora della mia sveglia!!! io ho messo la sveglia nel telefonino e il telefonino sta sopra le coperte....

inutile donna ha detto...

anche io uso il cellulare come sveglia, perchè devo svegliarmi con una bella musichina, non con un tututututtu a dir poco assassino..
avevo comprato una favolosa sveglia cinese con delle suonerie bellissime ma le lancette fan troppo rumore e non mi fan dormire..
io invece lo tengo sul comodino..
nelle occasioni in cui mi riaddormento mi sveglio col cellulare in mano..
oddio quanto odio alzarmi presto..
quando ricordo che l'anno scorso lavoravo dalla tarda mattinata a metà pomeriggio (sabato escluso!!!!!!!!!) impazzisco di rabbia..