martedì, dicembre 25, 2007

:::nemmeno il dolce:::

vabbè, ci rinuncio.
ho provato a vedere che dolce c'era..
al tg davano la notizia della donna di treviso rapita ed uccisa.
io decido di farmi i fatti miei.
ma nemmeno quando, per scelta, sto zitta vengo lasciata in pace.
mi viene chiesto se non sarebbe giusto ripristinare la pena di morte.
rispondo di no.
perchè?
ho usato parole facili: perchè se uccidi un assassino ti macchi del suo stesso crimine e si ha comunque un altro assassino..
e per me non è giusto uccidere qualcuno, è una cosa che non concepisco.
non mi sembrano parole di difficile comprensione.
tragedia.
manco avessi detto chissà cosa..
così me ne sono nuovamente andata.
perdendomi anche il caffè.
questo mi rende nervosa ed indisponente..
a volte credo che a casa mi vedano come il giullare per divertire i commensali, per cui evito di dargli questo piacere.
ma è mai possibile che manco a natale una possa stare tanquilla?
non chiedo baci e abbracci, non chiedo di venire salutata quando uno se ne va, non chiedo che qualcuno mi dica ti voglio bene, non chiedo nulla.. solo di lasciarmi vedere che dolce c'è e di bere un caffè.
questa giornata peggiora col passare delle ore.
penso che a breve, per il bene del mio stomaco, mi vestirò ed uscirò.
dove vado?
ma che ne so, la parte intelligente della mia famiglia può essere una buona meta..



post scritto ascoltando born to be abramo, elio e le storie tese (almeno mi impedisce di sentire stronzate)

2 commenti:

Giulia ha detto...

Bè,niente di peggio di ste cazzo di feste comandate per far girare i coglioni a chi,come noi,i coglioni ce li ha girati sempre...Anche a te un buon finto natale,con il solito tono acido che mi contraddistingue.ciau

inutile donna ha detto...

ricambio gli auguri..
avevo già visto il link del tuo blog su un blog amico (pensopocoecc ecc) e mi sto chiedendo se ti conosco..