sabato, marzo 01, 2008

:::favoloso:::

oggi è sabato e per la prima volta dopo tanto, troppo, tempo io ho potuto dormire com'è giusto che sia.
purtroppo la mia sveglia naturale è scattata verso le 10, circa cinque ore dopo l'essermi coricata, ma mi sono gustata il calore del mio letto fino alle 14 passate.
mi sento un fiore, mai stata così bene.
mi sono svegliata, ho preparato un ragù di seitan, ho mangiato, con tutta la calma di questo mondo mi son fatta la doccia e fra poco uscirò.
finalmente ho visto il sole di sabato.
ho visto il sole da donna libera.
vederlo dalle finestre del luogo di lavoro non è la stessa cosa.
a tanti sembrerà una cavolata ma vi giuro che per me questa giornata è degna di una festa nazionale.
spero che fra poco il mio corpo si riabitui a non svegliarsi presto, anche se la cosa che mi piace di più è proprio svegliarmi e poter rimanere a letto.
anche se da sola, chissenefrega.
questa è una mancanza che ricomincerò a sentire fra poco, per adesso mi interessa solo restare a letto un minuto di più.
(ahahahhh come rovinare uno slogan..)
certo che sono stata brava a resistere tutto questo tempo..




post scritto ascoltando un po' di tutto

2 commenti:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Cenerentola stava dormendo beata nel suo lettuccio caldo, e cominciò a sognare...

Stava raccogliendo funghi nel bosco. A lei non piacevano, ma quel rompiballe dello scrittore scrisse che succedeva questo, e la ragazza dovette adeguarsi. A un certo punto, apparve d’improvviso un tipo vestito di nero con un mantello. Cenerentola, un po’ spaventata, esclamò: “Dio mio! Dark Fenner, il papà di Luke Sky-Walker!”
“Ma che c***o dici?” rispose contrariata la figura, apparsa d’improvviso.
“Allora chi sei? – chiese Cenerentola – Ah, ho capito… sei il giudice Sante Licheri, quello di Forum. Con quel mantello nero…”
“Ah, fantastico! ecco un’altra matta… Sono Batman!...che palle!” disse il supereroe.
“Batman? Vorrai dire Barman.” Precisò Cenerentola.
“No!! Batman, con la ‘T’!! Ma cos’hai al posto del cervello? Una figurina di Schumacher? Quella storia del barman è per colpa della correzione automatica del… ma che palle!!!”
“A chi lo dici – disse Cenerentola – ma che fai nella mia favola? Senti bello, già è stato qua il Grillo… non ti avrà mandato qua quel tizio che scrive nel blog?”
“Proprio lui… - esclamò sconsolato Batman – a quanto sembra, oggi non aveva niente da fare, allora si è fatto giro nel tuo blog. Che vuoi…”
“Che strapalle! – disse Cenerentola – se mi manda anche Robin Hood, giuro che…” ma Cenerentola non potè finire la frase, che Batman spiegò: “Se è per questo, è già per strada. Ma che vuoi, lui si sposta a cavallo e ci mette più tempo. Poi c’è il traffico, le targhe alterne, il centro col traffico limitato ai cavalli che siano almeno Euro 3…”
“Spero che non arrivi anche lui, con la sua ridicola calzamaglia verde. Che 2 maroni! Io ci stavo così bene nella mia fiaba, senza queste novità. Porca paletta, che rottura di balle sta storia.” Disse la ragazza.
“In verità dicono sia un bel giovanotto.” Precisò Batman.
“Mmm, speriamo arrivi presto allora… poi per la calzamaglia ci penso io… vabbè… senti una cosa tu. Che ci fai quì adesso?” domandò poi a Batman.
“In verità non saprei, mi ci ha messo dentro quel rompiballe di tizio che scrive nel tuo blog.”
Cenerentola e Batman andarono così all’osteria “Il Lupo Cattivo”, per scolarsi alcuni ‘giri’ di bionde, e per passare il resto del pomeriggio. Si sbronzarono fino al midollo la sera stessa; Batman aveva riversato il pranzo sui sedili della Batmobile, mentre Cenerentola ballò la lap dance sulla musica di “44 Gatti”, prima di tornarsene a casa da sola e brontolando: “Sono una sfigata, che mondo di merda, che palle questo, che palle quest’altro,… io me ne torno a casetta mia a mangiare polenta e baccalà, porca paletta… dovrei smettere di fumare anche…”
Arrivata sull’uscio di casa, incontrò un bellissimo principe che teneva una scarpa di cristallo in mano. Lui le disse: “Life is now!” ma quando fece per far provare la scarpa a Cenerentola, questa afferrò la mano di lui: “Uè bello, mani a posto, ok?” e ficcò la scarpa dentro un’occhio al principe. Il Principe se ne andò bestemmiando. “Sarà parente del Grillo…” pensò Cenerentola, che trovò nel giardino di casa una grande zucca e dei topolini.
“E questa roba, che è?” chiese lei.
“Siamo qui per portarti al ballo di stasera – spiegò uno dei topolini – ma mi sa che c’è qualcosa che non quadra. Quel deficiente di scrittore non credo abbia mai letto bene la storia. In teoria noi dovremmo diventare dei cavalli e la zucca un calesse. Ti rendi conto? Altro che Steven Spielberg. Che boiata!...”
“A parte il fatto che Spielberg o no, parlare con un topo mi fa schifo,… vabbè, aspettate qua” disse lei, entrando in casa. Uscì poco dopo con uno schioppo in mano. I topolini vennero abbattuti a fucilate dalla ragazza, mentre la grande zucca che doveva diventare un elegante calesse per accompagnarla al ballo, finì nella cucina di Cenerentola per diventare un piatto di gnocchi con la zucca.

In quel momento, Cenerentola si svegliò e pensò: “Chissenefrega…oggi donnina è contenta!”
A proposito… il resto della storia, è quello che leggete sopra, scritto da lei.

Arame ha detto...

Che bello sabato a casa anche io ne sento il bisogno....
Questo fine settimana finalmante ho meno impegni del solito e la sveglia non suonerà alle quattro e quarto di mattina!
Un abbraccio!