domenica, marzo 09, 2008

:::non voglio questo lavoro:::

il lavoro danneggia gravemente te e chi ti sta intorno.
basta. basta. bastabastabastaBASTAAAAAAAAAAAAAAAA
non voglio continuare con questo lavoro di merda.
voglio vivere.
non riesco a fare nulla, quello che riesco a fare mi stanca talmente che non ne godo i frutti.
ho già l'ansia per domani.
per questo mi serve il sabato a casa, per avere un giorno senza ansia.
ieri dopo lavoro non sono nemmeno tornata a casa, sono andata subito via, con il cambio di vestiti indossato sotto a quelli che porto a lavoro.
con uno zaino oltre alla borsa con le cose di lavoro.
penso sia facile immaginare com'ero ieri sera.
distrutta.
sonno e debolezza.
così scarabocchiavo sull'agenda scritte come quella che apre il post.
un po' alla volta le scriverò.
fare lavori di merda ti fa passare del tutto la voglia di lavorare, ti fa sognare grattini milionari, lotterie, truffe e rapine.
io addirittura mi sono spinta più in là: sogno investimenti sulle striscie pedonali che mi facciano prendere dei bei soldini.
non si può arrivare a fare questi pensieri.
ma non sono i soldi quello di cui ho abbisogno, io ho solo bisogno di riposare.
ho osato chiedere ad uno degli uffici di lavoro che se capitassero altri lavori col sabato impegnato, potrebbero/potessero/possono (non ricordo nemmeno la lingua italiana) saltare il mio nome, far finta di aver saltato la riga..
mi è stato risposto di no, che loro mi devono chiamare e se non voglio accettare devo mandare un certificato medico.
maledetta burocrazia.
maledetto chi non riesce a chiudere un occhio.
in fin dei conti non ruberei nulla a nessuno, anzi farei del bene a chi ha bisogno di lavorare ma è sotto di me.
credo che inizierò a soffrire di svariati mali.
che salute cagionevole.
ovviamente ho già chiesto informazioni in merito.
devo certificare una qualche malattia vera, non posso mettere il mio stress da sabato lavorativo.
anche se potrei dare il nome ad una nuova malattia.
beh, che devo dire.. siamo in primavera, allergie, raffreddori..
purtroppo non sono brava a dire balle, non mi so inventare bugie.. quindi chissà come mi comporterò alla prossima telefonata.
perchè io SO che anche la prossima sarà per uno schifoso lavoro con sabato compreso.
lo sento, perchè a me le cose non vanno bene.
sono sfortunata.
stanotte facevo una lista mentale sulle cose schifose della mia vita:
lavoro schifosissimo, salute di merda, sola come un cane.
se qualcuno sapesse trovare una cosa positiva per favore me la dica.
perchè io non riesco a trovarla.
mah, ci penso tanto ma non la trovo.
oggi però una ce l'ho: sono venute a trovarmi mia mamma e mia zia.
sono stata davvero felice di vederle anche se ogni volta restano poco e poi sono malinconica come non mai.
se almeno ci fosse il sole.. penso che un po' di luce potrebbe illuminare un po' anche il mio spirito.
come mi sento triste.
che vita di merda.
anche oggi abbiamo festeggiato la festa del LOTTO MARZO ma io non riesco a trovare nulla di positivo, non solo nell'8 marzo ma in tutto l'anno.
il mio è proprio un lotto marzo.


post scritto ascoltando signor no, osteria popolare berica

5 commenti:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Le persone che non sanno inventare bugie, sono le uniche di cui mi fiderei. E alla prossima telefonata, ti comporterai bene, come sempre si comporta una persona buona nei principi.
Non sò quanti anni hai, ma da quel che leggo penso che sei più donna che donnina. Valo ben?
Se può servire...
(per il sole, vedrò di parlare con... Cenerentola. )
ciao donnina.

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

“Cenerentola...ehi…” disse una voce.
“Chi è?” rispose Cenerentola, svegliandosi dal riposino che stava facendo sul divano. “Sono la Fatina buona.” Si sentì rispondere. “Che pal… che vuoi?” domandò la ragazza.
“Sono passata a trovarti.”
“Cara fatina buona, adesso non mi lasciate manco dormire? E poi cosa sei qui a fare? Ormai sono stressata, che non so nemmeno io che voglio fare. Avrei bisogno di una vacanza, ma quel rompiballe dello scrittore non mi ci manda mai. Mai una volta, che mi faccia passare una fiaba alle Maldive.”
“Devi essere paziente Cenerentola.”
“Cara Fatina buona, anche il vecchio gufo del bosco è passato a trovarmi. Ma la vita non è una fiaba. E poi tutti questi rompic******i che spuntano da tutte le parti; Batman che è un’alcolizzato, la strega cattiva che si butta dietro le frasche con il Principe Azzurro, Cappuccetto Rosso che porta la Citrosodina alla nonna, perchè la vecchia ha fatto una grigliata del Lupo Cattivo. Ma una volta, non c’erano solo 4 o 5 personaggi nelle favole? Qui siete in 50… che strapalle! E io lavo e basta!”
“Tu sei una ragazza bravissima. Tutti parlano della casa di Cenerentola, come della più lucente del reame.” Dice la fatina.
“Però non vedo quasi mai nessuno. Mi manca casina mia…” spiega Cenerentola, sospirando.
“A dire il vero, in giro si dice che la settimana scorsa, Robin Hood te lo sei tenuto chiuso a chiave due giorni in camera. Che storia è, signorina? E quelle manette che vedo sopra il comodino in camera?” esclama la fatina.
“Mmm…. Avevo problemi con la rete del web per il PC… e allora…”
“Sì, certo. La rete non era protetta magari… Vabbè và,… come scusa è vecchia. L’ho praticamente inventata io…pure le manette ormai son passate di mod… Lasciamo stare. – disse la fatina – Senti, dicevo? Ah si,… devi cercare di tenere duro. Non è vero che sei da sola. Capisco che sentirsi da sola non è bello, ma ho visto nel tuo blog…”
“Aspetta un po’ – la interrompe Cenerentola – Ma tu vai su internet? Ma se sei la Fatina buona!...”
“Senti, figlia mia… se Manuel mi mette in mezzo… oooh, che palle! zitta e ascolta.” Disse la fatina. “Ho visto nel tuo blog che ogni tanto ve la raccontate. Anche pochi giorni fa, ti ha mandato qualche riga di posta.”
“Ma tu, che mi guardi la posta? – esclamò stizzita Cenerentola – Uè bella, sarai anche la fatina buona, ma fatti i c**** tuoi!”
“Senti, Cenerentola… ora non ho più tanto tempo. E siccome i dialoghi di questa fiaba mi lasciano perplessa, meglio tagliare corto.”
“Insomma fatina – disse la ragazza – come posso fare?”
“Le cose si aggiusteranno, Cenerentola. Vedrai che altri amici delle fiabe passeranno a trovarti (spero che quel Manuel non mi tiri più dentro, porca paletta…sennò mi rivolgo ai sindacati...ho una dignità anch’io…), e vedrai che l’arcobaleno arriverà. A proposito,…hai visto che forza la pubblicità degli orsi, per Sky?”
“Come, scusa? (questa beve… e pure tanto, mi sà.)” rifletté Cenerentola.
“Niente, niente…vedrai che le cose si aggiusteranno, ragazza mia. Cerca di avere cura di te, non pensare ai fine settimana. Sapessi quante persone lavorano in quei giorni. Fatti meno paglie, con quel che costano poi…, e… puttana eva! La corriera! Ciao Cenerentola, devo scappare, sennò perdo l’autobus. Ciao bella, ciao.”
E la Fatina buona se ne andò così su 2 piedi, svolazzando alla fermata dell’autobus, dove la corriera era in procinto di partire. Sulla tabella della destinazione, c’era la scritta del percorso; “Isola che non c’è – Arcore – Paese delle Meraviglie”
Cenerentola rimase senza parole. Anzi, qualche parola ce l’aveva; “Vacca boia, che stronza sta Fata! Vabbè,… Proverò ad ascoltarla.” Cenerentola si preparò una cioccolata calda, e si guardò il dvd di; “Lo chiamavano Trinità.”
A volte si sentiva sola, ma poi andava nel blog e scriveva. Qualche amico del mosco fatato, ogni tanto le lasciava qualche riga. Lei si faceva una risata, e si sentiva meno triste.

Sono le 21 e 30 circa.
Buonanotte a tutte le donnine. Tieni duro, signorina!
Forza, dai!!!
(questo, ovvviamente, con la fiaba non c’entra niente.)

Arame ha detto...

Ciao biscottina, vedo che hai un supporter fantasioso ;)
Mi piacciono tanto le tue fabie Manuel :)
In effetti non sei sola, so che hai tanti amici, ma rifarsi una vita in un'altra città non è facile. Tieni duro donnina :) un abbraccio e un sorriso.

inutile donna ha detto...

oggi ho 2 minuti per il blog.. ho 2 minuti perchè più tardi a lavoro mi inculano fino alle 19.
yeah.

manuel mi fai morire!

che bello che si è fatta risentire arame!! la mia cuoca preferita.. anche se non mi ha mai fatto assaggiare nulla!!

Arame ha detto...

dovrò correre ai ripari... mmm... come posso fare...