venerdì, marzo 14, 2008

:::vaffanculo:::

odio il mio lavoro
odio il mio lavoro
odio il mio lavoro
odio il mio lavoro
odio il mio lavoro



porco can.


post scritto bestemmiando in tutte le lingue conosciute

2 commenti:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Quante lingue conosci? (segue risata). Vediamo di far qualcosa di buono...

Cenerentola se ne stava seduta ad un tavolino tutta sola. La ragazza aveva l’aria sconsolata e pensierosa. Due metri più in là, l’Uomo Ragno era steso a dormire sotto un tavolo, dopo una sbronza ‘tirata su’ in compagnia di un paio di zoccole. Ad un tratto Cenerentola si sentì chiamare. Quando si volse con lo sguardo, riconobbe l’amica e collega.
“Cenerentola, che te stai qua tutta sola?”
“Oh, Biancaneve… sai che ti dico? Vaffanculo tutti!... Come mai da ste parti?”
“Indovina.” Rispose l’amica di fiabe.
“Capito, è stato Manuel… dovevo immaginarlo… quando mi trovo seduta dentro un bar che si chiama Il Lupo Cattivo, con l’Uomo Ragno ‘imbriago’ a russare lì per terra, è inutile domandarmi di chi sia un’idea così strampalata.”
“Ti è andata bene – disse Biancaneve – pensa che all’inizio voleva metterci dentro l’Incredibile Hulk… ma tu? Che muso lungo che hai.”
“Vaffanculo tutti, cara mia. La matrigna cattiva e le mie sorellastre mi hanno mandato una cartolina dal Mar Rosso, ed io me ne stò qui a lucidar pavimenti, e a ritrovarmi dentro storie assurde inventate da un tipo che non ha altro da fare.”
“Ti capisco. Anch’io spero che non mi prenda di mira. Già ne ho 7 a cui pensare; 7 letti da fare, 7 bocche da sfamare, 7 paia di mutande al giorno da lavare… meno male che Silvio, il loro ottavo fratello, abita per conto suo. Ti rompe le scatole, a stare vicino a casa tua?”
“Mica tanto. – rispose Cenerentola – Ha quel modo di parlare, con quel: “Mi consenta…” che suona familiare, ma per il resto è un nanetto simpatico. Però è fissato a giocherellare coi suoi cani; Milan, Exit-Pol, Emilio e Par Condicio. Fanno un casino che sembra lo spogliatoio dell’Inter. Però a volte nemmeno lui mi tira su il morale.”
“Lo spogliatoio dell’Inter? Alla faccia!” esclamò sorpresa Biancaneve.
“No!, Silvio! Ma che vai a pensare?”
“Niente, niente… cerca di farti coraggio. – continuò Biancaneve – Io nella mia fiaba ho la strega cattiva che mi porta mele marce per avvelenarmi, e con il Principe Azzurro si divertono sempre dietro le frasche. A me sembrava che la storia fosse diversa, almeno fino a un po’ di tempo fa.”
“Ma tu almeno hai 7 nani che ti fanno compagnia. Io, a volte…”
“Vedrai che le cose cambieranno; ‘Dì addio a tutte queste notti solitarie – Io so che a volte ti senti bisognosa d’aiuto – A volte ti senti di non poter vincere – Ma non sei da sola – Non sei da sola’ cantano gli Eagles nell’ultimo disco.”
“Cara Biancaneve, io sarò un po’ giù della mia… ma tu… che ti fumi alla mattina?”
“Sempre il solito. E tu?”
“Io paglie normali, cara. Anche se costano che non ti dico. Coi soldi che ‘brucio’ ogni giorno… dovrei smettere, porca paletta.”
Cenerentola e Biancaneve passarono la serata in compagnia di Ansel & Grethel, che passavano da quelle parti. Passò anche Superman, per venire a prendere l’Uomo Ragno che era ridotto uno schifo: “Oooo… Wonder Woman, sei bellissima stasera!” disse il ‘tessi-ragnatele’ appena riaprì gli occhi.
“Fanculo te e Wonder Woman! Che figure che ci fai fare. Porco giuda, che palle!” bofonchiò Superman, che si caricò l’amico in spalla e volò fuori dalla finestra: “Allacciate le cintureee!!! Iuuuuu!!!” Gridava contento l’Uomo Ragno, che però diede di stomaco e i due finirono per schiantarsi contro un tabellone elettorale del PD.
Cenerentola se la rideva, ed insieme a Biancaneve cantò, per tutta la sera, la canzone di Marco Masini; “Vaffanculo!”

Ps: la canzone è You are not alone, dal disco Long road Out of Eden.
Ciao donnina.
M.

inutile donna ha detto...

ah, se non ci fosse manuel con questo suo fiabesco romanzo..
scrivo dall'amata vicensa ma ora devo prendere un pallosissimo e costosissimo treno che mi riporterà in emilia.. andassi in macchina sarebbe già più piacevole.
per fortuna che martedì finisco di lavorare..
stavolta il dna veneto non si farà sentire, sono troppo stanca.