martedì, marzo 18, 2008

:::sabato 22 marzo:::


finalmente una botta de vita..



post scritto ascoltando il tg3 veneto

7 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
inutile donna ha detto...

sono nel dubbio se eliminare o meno il commento qui sopra..
non capisco che sia, non so l'inglese e appena vedo pagine strane le chiudo in automatico..
boh, che palle.. si, è sempre un piacere ricevere commentini ma se capisco quanto scritto è meglio.
beh, la frasina qui sopra la capisco: attension! varda par piaser chive o chive, ma ciò che si apre non ha senso.

evitate queste cose

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

NON RISPONDETE!!!
(Ciao donnina)

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

“CHE PALLE!!!”
“Cenerentola… sei tu?” chiese una vocina. Cenerentola, che faceva una passeggiata nel bosco, alzò lo sguardo e vide un uccellino su di un ramo: “Oh, ciao Fiocco – esclamò la ragazza – oggi canti da queste parti?”
“Si, mi ci ha messo Manuel.”
“Figurarsi… credo che se le sogni di notte ormai tutte ‘ste storie. Chissà che si fuma quello lì...” Fiocco era un grazioso uccellino del bosco, che ogni tanto andava sul davanzale della finestra della casa di Cenerentola, per mangiucchiare le briciole di pane che la ragazza metteva per gli uccellini. Cenerentola li ascoltava tutta contenta, e gli uccellini le cantavano le musiche più belle.
“Come sta tuo fratello Puffo?” domandò Cenerentola.
“Bene. Oggi se ne andava verso la montagna. Voleva fare un giro più largo. Ci sono bei posti lassù.”
“A me la montagna non piace. Spero che quel cretino di scrittore non mi ci faccia stare.”
Cenerentola e Fiocco parlarono per tanto tempo. Arrivarono tanti altri uccellini e cantarono tutti assieme per Cenerentola. La ragazza pensava alle tante cose belle che le sarebbe piaciuto fare, e cantava le canzoni degli uccellini con la sua bella voce. Un leprotto uscì saltellando da dietro un tronco e le portò un fiore, che belli uguali non ce n’erano. Anche il sole stette più tempo nel cielo per ascoltare Cenerentola. La ragazza cantò le più belle canzoni di Rino Gaetano, e tutti gli animaletti del bosco saltellavano contenti, attorno a lei.
Arrivò anche il Saggio Gufo del bosco. Cenerentola lo vide e gli disse: “Ciao Gufo del Bosco. Sei venuto a rovinarmi questa bella giornata? Cosa mi devo aspettare? Ancora l’Uomo Ragno? Cappuccetto Rosso? I 7 Nani che Cavalcano Ancora?”
“No, Cenerentola – disse il Saggio Gufo – sono venuto ad ascoltarti cantare.”
“mmm… Non è che Manuel ora fa uscire il colpo di scena?” chiese Cenerentola.
“No, ragazza mia. Mica è così cattivo. Una cosa però te l’ha preparata.”
Sulle montagne un po’ lontane, la pioggia che stava arrivando se ne andò e vi apparve un bellissimo arcobaleno. Alla base dell’arcobaleno, c’era la pentola dalle monete d’oro; il ‘Tesoretto’ era stato trovato, e Silvio – l’ottavo nano – chissà perché, era tutto contento.
L’arcobaleno si avvicinò a Cenerentola per ascoltarla meglio, e tutti gli animaletti del bosco continuarono a saltellare contenti, mentre Cenerentola cantava “Gianna” e tante altre bellissime musiche, che Fiocco e tanti altri bellissimi uccellini intonavano felici. E per tutto il bosco magico fu una bellissima festa.

Arame ha detto...

Donnina è il collegamento a un virus, cancellalo.

Arame ha detto...

Buon divertimanto per sabato! Ti auguro di svagarti davvero.
Un bacio

inutile donna ha detto...

l'ho buttato.
cmq se chiudi immediatamente la pagina che si apre perchè ho fatto ben 2 scansioni del pc e non ha trovato nulla.


si, il divertimento sarà assicurato!!