solitamente non leggete post di questo tipo ma questa è un eccezione, della serie "proviamole tutte".
forse l'ultima speranza per salvare vicenza.
www.vicenzalibera.it
segnalo anche un blog di una carissima amica, nonchè candidata nella lista di qui sopra
www.vpervultaggio.blogspot.com
speremo ben.
post scritto nel silenzio più assoluto
6 commenti:
Non seguo la politica, se non poco, ma se donnina fa da tramite, mando almeno un augurio a questa 'voce' per la politica locale del vicentino.
Spero che questo film possa mandar via la sfiga per almeno 5 minuti.
CENERENTOLA 2 – LA VENDETTA
Starring; Donnina.
Co-Starring; Batman – Wonder Woman – Biancaneve – Spider Man.
Cenerentola stava pulendo il pavimen…
“E, no!... Porca paletta!!! Ué, bello… si, parlo proprio con te che scrivi! Guarda che ne ho piene le balle di pulir per terra! Chiaro? Sempre per terra a pulire, pulire e pulire… che palle!...”
Ok, ok… Cenerentola era giù di morale, perché quel giorno dovette passare dal dentista. Nel guardarsi nello specchio magico, era d’umore nero; “Guarda che labbro. Sembro Nina Moric… che palle!” ma lo specchio magico le disse; “Tornerai bellina come prima Cenerentola.” Una volta rilassatasi nel divano, aveva appena finito di guardare il DVD del film “Altrimenti ci arrabbiamo”, per condividere con gli attori del film il suo stato d’animo.
Capitò che bussarono alla porta. “Sarà Bud Spencer – pensò lei – ormai m’aspetto di tutto da ‘sto scrittore dei miei maroni.” Invece, era il postino con una lettera per la ragazza; “Sperando nella sua disponibilità, la fantasia vostra è invitata alla gita d’inizio primavera che l’Associazione Fiabe & Roba Simile, organizza tra una settimana.”
“Ah no, io non compro niente… poi mi rifilano pentole, enciclopedie,… fanculo!... ma che faccio a casa? Che sfiga… uffi… io ci vado!” Una settimana dopo, Cenerentola si ritrovò con tanti colleghi delle fiabe alla partenza della gita; “Almeno scarico tutto lo stress” pensò, mentre il Pullman si avviava.
La ditta organizzatrice “Papero gonfio, caduto nelle ortiche” aveva pensato a tutto. Il torpedone, alle prime gocce di pioggia cambiò colore; da azzurro-mare a color ruggine-opaca. I nostri eroi, per non dare soddisfazione ai fulmini scaricati dal temporale, diedero il via ai giochi di società; cominciarono con “acchiappa il lebbroso e dagli fuoco”, seguito da una serie di fuochi d’artificio fatti scoppiare dentro il pullman, per non rischiare che la forte pioggia cadente spegnesse le micce. Sempre diretti verso il Lago Fanghiglia, punto d’arrivo dei gitanti, sostarono per il pranzo al ristorante con cucina da “Adolf – forno a legna”.
Dopo il pranzo, risalirono sul pullman. Cenerentola si divertiva come non mai. Niente Uomini Ragno sbronzi, almeno fino a quel momento, niente nanetti turbolenti a rompere le balle, niente pavimenti da pulire e, soprattutto, una storia dove finalmente veniva lasciata in pace a godersi la giornata. Due file di sedili più dietro, Batman stava molestando Wonder Woman parlandole di qualcosa che faceva rima con “pipistrello”. Arrivò Biancaneve che, tutta contenta e sorridente, assestò un cric nei denti a Batman, seguito poi da un calcio di punizione alla Del Piero, all’altezza del… pipistrello, dicendogli poi; “oh, scusa… sono scivolata…ma pensa tu…”
Arrivati al Lago Fanghiglia, tutti vennero intrattenuti dall’allegra banda dei Minatori della Transilvania, che suonarono allegre danze funebri, facendo ballare tutti quanti. Cenerentola passò un pomeriggio e una sera, godendosi la musica e le corse che Wonder Woman faceva gridando aiuto, mentre correva tra le tavolate, per scappare all’Uomo Ragno che la rincorreva in mutande.
A notte fonda, sfinita ma contenta, Cenerentola tornò a casa. Trovò un foglio, scritto da Manuel, appeso alla porta; “Buona Pasqua.” Era scritto.
Cenerentola rincasò e quella notte, nel bosco magico, russarono tutti felici e contenti…tranne Batman che per due giorni dovette fare attenzione quando saliva sulla Bat-Motocicletta.
mi sto rompendo i maroni di sti commenti guarda qui e qui.
E se a donnina si rompono i maroni...
... so cazzi!
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