lunedì, ottobre 13, 2008

:::la solita vecchia storia:::


"In confronto alla morte, l'amore è una faticosa faccenda infantile, sebbene gli uomini credano più nell'amore che nella morte."

mario puzo


anch'io ho sempre creduto in questo.
non potevo provarlo per nessuno, però ci credevo..
io ero una di quelle che ritenevano che l'amore potesse rovesciare il mondo.
oggi non ne sono più tanto convinta.
l'amore non ha certezze, non porta sicurezze.
chi lo crede verrà smentito.
l'amore fa male, innamorarsi è un lento suicidio.
l'amore è ingannevole, ti fa credere cose inesistenti.
l'amore ti appanna gli occhi, spegne la mente.
l'amore è una lenta ma continua sofferenza.
scusatemi la mancanza di poesia ma l'amore è semplicemente una merda.
o forse sono io che sono una merda.
ma so, dalle esperienze altrui, che o siamo tutti delle merde o è l'amore ad essere una merda.
mi rimane abbastanza amore per me stessa per dire che non siamo noi delle merde, è proprio l'amore a fare schifo, a portarci in un baratro dove alla fine non c'è che il nulla.
donnina pessimista? no, ho sempre detto di essere realista.
ora mi restano solo i ricordi e il desiderio di un abbraccio, che però so, non verrà.
mi restano le lacrime.
a volte finiscono ma basta poco per riaverle.
forse mi resta una speranza, una speranza alla quale mi sto aggrappando con tutta me stessa.
vivo di una sola speranza, e quando non ci sarà più nemmeno quella?
boh.
io non vedo un futuro, sono stanca.
stanca che appena provo qualcosa per qualcuno, questo qualcuno sparisca portandosi via un pezzo del mio cuore.
ma quanti pezzi mi restano?
forse ho peccato d'orgoglio e di superbia pensando che la mia vita avesse preso una buona piega, apparte problemi col lavoro, avevo tutto ciò che volevo.
e guardavo tutti dall'alto in basso convinta che nessuno fosse neanche lontanamente vicino alla felicità di cui io, e solo io, potevo godere.
donnina, vergognati. non lo sapevi che sarebbe andata a finire così?
il problema di donnina è che sogna, sogna sempre che anche per lei le cose vadano bene, che anche per lei esistesse qualcuno.
ripenso al cirano di guccini: "io non la sopporto la gente che non sogna"
ma io non che sogno chissà che, sogno solo che qualcuno mi voglia bene, ma ancora una volta è successo che fossi io ad amare troppo, oltre le reali possibilità della cosa.
ora dovrei pensare a cosa fare, come occupare il tempo senza pensare continuamente alla stessa cosa ma è difficile.
se prima ero monotematica in un senso, ora lo sono nell'altro.
beh, almeno salvo le persone dai dentisti. (battuta incapibile ai più ma non mi interessa)
in verità ho perso l'interesse per molte, forse troppe, cose.
ed io che avevo paura di non aver più nulla da scrivere su questo blog.
magari fosse stato così.
se c'è un dio solo lui sa quanto ci sperassi.
non so nemmeno io cosa sperassi, so solo che le mie speranze erano volte all'infinito.
io non ce la faccio più, è mai possibile che sempre sempre debba andare tutto in merda?
ma cos'ho di sbagliato?
forse sono io ad essere sbagliata.
forse è giusto che vada così, forse non mi merito proprio nulla, forse non so dare nulla.
anzi, me ne sto convincendo proprio ora: io non ho nulla da dare al mondo, sono qui per errore.
se almeno facesse meno male.
devo chiedere aiuto, ma non so a chi chiederlo.
non ho il coraggio di far sapere che per l'ennesima volta mi sono illusa, mi sono illusa di essere speciale per qualcuno.
mi vergogno di me, mi vergogno per essermi innamorata un'altra volta.
di aver sperato, di aver sognato.
vorrei urlare tutta la mia rabbia, vorrei sparire.
perchè io sono arrabbiata. sono arrabbiata con me stessa per non essermi accorta che le cose non andavano bene, mi odio e mi faccio schifo per essermi preoccupata di chi non si trovava.
ma perchè deve sempre andare così?
io non ero pronta, non me l'aspettavo.
veramente, e qui se volete ridete pure, perchè ormai è l'unica cosa che mi fa ridere. rido della mia deficienza.
dovete sapere che io credevo che questo weekend fosse uno dei più belli della mia vita, lo aspettavo come una bimba aspetta di andare alle giostre.
davvero, sentivo che era un weekend solo per noi ed ero al settimo cielo.
anzi, ero oltre.
dopo tempo in cui di tempo per noi ce ne era stato poco, io sognavo.
invece quello che sognavo fosse un weekend magico si è rivelato solo un weekend di lacrime.
la mia stupidità mi fa ridere.
rido perchè a volte le lacrime finiscono.
non ce la posso fare.
non ne ho la forza.
io che ho sempre sperato, io che mi facevo forte davanti a chi prevedeva un futuro nero dicendo che no, vi sbagliate.
invece è donnina che si sbaglia.
donnina sa solo sbagliare e non sa imparare nulla dai propri errori.
donnina sta sbagliando anche ora che ha sempre un occhio al telefono nella speranza di sentirlo suonare.
ma che ci posso fare, non riesco a non sperare, non riesco ad arrendermi all'ennesima sconfitta della mia vita di merda.
chissà quando donnina imparerà a non fidarsi di nessuno, chissà quando imparerà a star bene solo con se stessa.
ma cazzo ci avevo creduto.



cosa ascolto non ve lo dico

6 commenti:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

TU NON SEI STUPIDA!!!!!
CHIARO?
E non vergognarti se hai semtito amore nel cuore una volta in più.
Solo chi sa dare e non soltanto prendere, sa amare con la "A" maiuscola.
Ora mandami due righe per posta e ricorda che "sentirsi" non vuol dire "essere".
Non sei stupida e basta!

inutile donna ha detto...

che caro.. scusa se non mi faccio sentire ma ho grossa crisi con internet..
cmq ora le cose si son messe meglio..

ti abbraccio

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Manuel è contento.

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Domanda; mi pare che tu abbia una lunga tradizione per internet che non funziona.
Che ci fai co sto povero PC?

Senza deposito ha detto...

Tutti

pamapple ha detto...

hai dato voce (o meglio testo) al mio stato d'animo..
i grandi poeti del passato ci hanno insegnato che l'amore è ciò che muove il mondo, che la vita è un susseguirsi di sofferenze e bla bla.
forse non li abbiamo ascoltati abbastanza.
di certo solo le persone profonde riescono ad arrivare all'essenza della vita.