lunedì, gennaio 22, 2007

:::il costo del non fare niente:::

"..sarebbe ancora più alto.
il nostro clima è fragile.
se continueremo ad inquinare l'ambiente, a bruciare combustibili fossili presto le calotte polari spariranno.."

jack hall, the day after tomorrow


questi non sono di certo tempi per guardare un film del genere.
infatti non l'ho guardato, mi è solo venuto in mente mentre tornavo da lavoro..
tutti parlano del clima, di questo pazzo inverno che non si decide a farsi valere..
in tutti i discorsi dove mi trovo coinvolta risulto sempre la più pessimista.
le mie conclusioni sono semplici: moriremo tutti.
a me sta cosa fa paura. stiamo mandando il mondo a puttane ma troppo poca gente se ne preoccupa.. come troppo spesso accade a lamentarsi sono bravi tutti ma pochi agiscono per migliorare le cose.
un esempio?
sotto casa ho una banca munita ovviamente di bancomat. troppe volte ho visto gentaglia fermarsi a prelevare lasciando l'auto accesa parcheggiata nel marciapiede.
e non credo proprio che tutti questi individui abbiano il metano o qualcosa del genere..
queste sono le piccole cose che mi fanno incazzare.
stanotte un servizio sul clima dava come punto di non ritorno il 2050.
se non si farà nulla per migliorare la situazione entro quella data poi non si potrà più far niente perchè sarà troppo tardi.
si deve responsabilizzare la gente. mettergli paura, se necessario.
non dobbiamo aspettare le decisioni dei potenti del mondo ma dobbiamo iniziare a metterci del nostro, nelle piccole cose..
come spegnere l'auto finchè si preleva.
come usare di più i mezzi pubblici o, ancora meglio, la bicicletta (quando possibile).
come elimiare gli "sport" che inquinano, come le gare automobilistiche o motociclistiche.. (che personalmente ho sempre odiato)
come smettere di sputtanare soldi in guerre e inutilità simili per finanziare progetti per il miglioramento della situazione.. (ma qui non dipende da noi, purtroppo..)
fa caldo.
quando si è fuori la sera non dispiace ma non dovrebbe essere così caldo.
non a gennaio.
siamo alla frutta.



post scritto ascoltando people from ibiza, sandy marton

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