martedì, giugno 26, 2007

:::capitano tutte a me:::


"Guardare un gatto è come guardare il fuoco, si rimane sempre incantati."

giorgio celli

per la serie: quando è meglio rimanere a casa..
ieri sera sono andata a trovare nonna.
ma era veramente meglio se fossi rimasta a casa.
nel ritorno ho assistito ad una scena agghiacciante.. nella corsia opposta un gattino di circa 3 mesi (l'età di caccola) morto sull'asfalto con la mamma che lo annusava..
mi è scappato persino un mezzo urlo.
ci sono rimasta malissimo..
povero.
se ci ripenso troppo mi torna la pelle d'oca..
soprattutto mi ha fatto pena la mamma.. insomma, a vedere gatti morti sulle strade siamo abituati tutti ma non a vedere la mamma che tenta di capire che sia successo al suo piccolo..




post scritto ascoltando the best of, housemartins

4 commenti:

Arame ha detto...

Cucciola!!! Che ti fanno!

Io ti racconto questa, mi è successa giovedi scorso!
Era il complenno di mia madre e dovevo andare a cena con i miei per festeggiare. Passo da casa per poi correre al ristorante, ma sento un battere di ali dentro la cappa. Ho pensato "ci risiamo!!!" I passerotti cadono dentro la cappa e mio padre per evitare che vengeno uccisi dalla ventola ha inserito una garza in un punto del tubo in modo che sia agevole liberarli. Mi sono arrampicata su una sedia e ho liberato lo sfortunato animaletto, lui è volato in mansarda (come mi aspettavo) e sono corsa su per aprirgli la porta vetro. Era terrorizzato e non sono riuscita a indirizzarlo verso la porta. Ha sbatto un po' ovunque e ad un certo punto l'ho visto volare male (deve aver preso un botta all'ala) fino a cadere nella troba delle scale fino al piano di sotto. Sono corsa di sotto, ma non lo vedevo. Ero convinta che si fosse infilato dietro a un mobile sotto la scala spaventato e dolorante. Mio padre mi chiama e mi dice che mi stavano aspettando...
Non aveva senso che cercassi di fare qulacosa perchè non sarei mai riuscita a muovere quel mobile. Sono uscita di casa lasciando porte e finestre spalancate e una ciotolina con delle gallette di riso sbriciolate, nell'unico punto in cui poteva passare per uscire dal suo nascondiglio. Non mi aspettavo che mangiasse ma volevo capire se nella mia assenza avrebbe trovato il coraggio di uscire. Torno a casa, ma mi rendo conto che probabilmente non si è mosso e mi vengono mille dubbi chiedendomi effettivamente dove si sarà nascosto. Vado a dormire con quel pensiero. Non sento rumori e tendo l'orecchio tutta la notte. All'alba sento i suoi colleghi cinguettare e mi chiedo quanto vorrebbe essere con loro. Passa un secondo da questo mio pensiero che sento una botta al piano di sotto e dopo poco, accompagnato da un sbattere di ali lo vedo volare energico e deciso in mansarda (dove stavo poltrendo) scatto in piedi apro la finestra e lo vedo volare via senza esitazioni.
Mi sono sentita bene tuatta la giornata, con una convinzione in più nel cuore.
A volte non si può fare nulla, ma le cose si mettono a posto da sole e tu poi attendere il momento giusto per agire ;DDD

Arame ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
inutile donna ha detto...

wow!! questo post mi tira su.. penso che per uno che non ce l'ha fatta c'è un animaletto che si è salvato..

Arame ha detto...

;)