giovedì, marzo 06, 2008

:::e quello di oggi:::

Il primo post dal primo giorno del nuovo lavoro.
Dodici giorni. 12. DODICI GIORNI.
Saranno dodici giorni d’inferno, non solo perché il sabato lavoro 8-13 ma anche per la mancanza di caffè.
Si, avete letto bene. In questo posto non c’è la macchinetta per il caffè, non hanno nemmeno la sfigatissima piastrina da muratori con la moka.
C’è una macchinetta che funziona con le cialde, peccato che io non le abbia e nessuno mi abbia dato informazioni su come procurarmele.
Andranno bene quelle della coop?
Se le vendono in confezioni piccole io provo a prenderle ma se sono confezioni enormi non le prendo, col rischio che poi mi restino ad ingombrare la dispensa..
Era da tanto tempo che non piangevo così tanto, dai tempi del lavoro a vicenza.
Sto malissimo.
Ma perché sono così sfigata? Che ho fatto di male?
Ci fosse una cosa che vada bene, una.
Invece niente di niente.
Nessuno che mi voglia bene, una salute di merda, una casa vuota, niente internet e persino un lavoro di merda.
Sapere poi che c’è gente che ha tutte le cose che vorrei mi fa proprio chiedere cos’ho fatto di male.
Ma non trovo risposta.
Non si può vivere così, passando le giornate fra le lacrime.
No, non si può.




post scritto ascoltando la stessa gente di prima

1 commento:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Ci sopportano (tanto, a volte troppo), ci sostengono, ci sorridono. Spesso si prendono anche cura di noi. Le facciamo sbuffare, magari arrabbiare, i più cretini e ignoranti anche piangere. “Le donne son così… le donne son colà… le donne son questo… le donne son quest’altro… non ci vanno mai bene… non abbiamo bisogno di loro… non capiscono niente… rompono per questo… rompono per quest’altro… e sono sempre tutte uguali.”
Intanto, ci sopportano ancora. (ma quanta pazienza hanno?)
Sta arrivando un’altro 8 Marzo; AUGURI pazienti creature, che noi uomini dovete sopportare!
Sperando che per ricordarci di voi, la si smetta di aspettare che sia un calendario a dircelo.
Auguri alle donne, e alle 'donnine'.
Manuel.