martedì, luglio 01, 2008

:::quante emozioni:::


mi sono appena svegliata con la bella notizia che il consiglio di stato, contro ogni previsione, ha confermato la sospensione dei lavori al dal molin fino al 29 luglio.
non ci avrei scommesso.
lascio il racconto delle mie ultima ore ad un comunicato:
da www.nodalmolin.it

Piove, governo ...
Ci ha tentato anche un temporale a fermare i No Dal Molin: mezzora di acquazzone, qualche chicco di grandine, tuoni e fulmini. Ma il corteo ha proseguito lungo la propria strada [...]
Ci ha tentato anche un temporale a fermare i No Dal Molin: mezzora di acquazzone, qualche chicco di grandine, tuoni e fulmini. Ma il corteo ha proseguito lungo la propria strada. Mentre i poliziotti correvano a ripararsi nei cellulari, le donne del presidio intonavano i canti. E, alla fine, davanti ai cancelli del Dal Molin si è esibita, come previsto, l’Osteria Popolare Berica.

Un corteo di famiglie, con bambini e genitori insieme a sfidare la pioggia; e, alla fine, il presidio montato davanti all’ingresso militare dell’aeroporto da dove dovrebbero entrare i mezzi degli statunitensi: «in attesa dell’udienza del Consiglio di Stato – ha detto Francesco Pavin dal microfono – noi ci accampiamo qui: non ci fidiamo di chi vorrebbe aggirare l’ordinanza del Tar del Veneto con qualche cavillo».

Appena dodici giorni fa il Tribunale amministrativo aveva inibito a chicchessia la possibilità di realizzare qualunque opera funzionale alla nuova base militare; il Ministro della Difesa aveva annunciato il ricorso al Consiglio di Stato e le sue dichiarazioni, evidentemente, hanno messo fretta ai giudici: non si ricorda una convocazione così rapida dell’udienza di ricorso.

Una notte sotto le stelle, dunque, per i presidianti; in attesa del sorgere del sole e di cosa succederà con l’arrivo di luglio. «Difenderemo la sentenza con la quale il Tar ha riconosciuto i rischi ambientali legati alla realizzazione della nuova base», avevano annunciato nei giorni scorsi i No Dal Molin. E quella di ieri sera è solo la prima iniziativa di una settimana che si preannuncia movimentata. Questa sera, alle 20.00, l’assemblea settimanale invece che al Presidio si svolgerà davanti ai cancelli del Dal Molin. E il 3 giugno, in contemporanea con il consiglio comunale monotematico sulla nuova base Usa, i No Dal Molin torneranno in piazza. Chi vorrebbe dichiarare guerra a Vicenza è avvertito: nemmeno un temporale potrà fermarci.

altre info su www.globalproject.info

Martedì 1 luglio 2008 09:04 No Dal Molin - Prima notte davanti ai cancelli dell’area militare


ore 10.30 - Continua il presidio davanti ai cancelli di viale Ferrarin. "L’unico argomento che hanno è quello della forza. L’unico problema è una variabile indipendente che è una comunità di migliaia di uomini e donne che dicono di no". Dal presidio l’intervista ad Olol Jackson.

ore 8.30 - "Stiamo aspettando la decisione del Consiglio di Stato anche se ci pare evidente in quale direzione soffia il vento. Noi però abbiamo tutta l’intenzione di far valere le ragioni della città e non quelle di stato..." commenta Francesco Pavin ai microfoni di Radio Sherwood. Ieri sera è stata una bellissima manifestazione, perchè tutti insieme abbiamo deciso di costruire questo nuovo presidio proprio davanti ai cancelli del Dal Molin. Questa sera l’assemblea del presidio la terremo qui per discutere e lanciare le prossime iniziative. Intanto ricordiamo a tutti l’appuntamento di giovedì 3 luglio in occasione del consiglio comunale. Saremo in piazza a partire dalle ore 16.30".

ore 7.30 - Davanti ai cancelli, sotto una pioggia che dalle quattro della mattina ha accompagnato i presidianti, ma non ha raffreddato gli animi, prosegue il presidio.
«Noi non ci fidiamo, questa notte resteremo a presidiare i cancelli del Dal Molin»: questa la decisione dei cittadini di Vicenza al termine del corteo che ieri sera ha raggiunto l’ingresso militare dell’aeroporto vicentino.
Un corteo di almeno 1.500 persone che ha sfidato un temporale con pioggia e grandine e ha raggiunto la propria destinazione; tante le famiglie con i bambini che hanno continuato a intonare cori anche sotto l’acqua.
Al termine del corteo, la decisione di non tornare a casa: una cinquantina di persone sono restate a presidiare l’ingresso dell’aeroporto per evitare brutte sorprese. Oggi, infatti, l’area potrebbe passare nelle mani degli statunitensi nonostante la sentenza del Tar del Veneto.
Nel frattempo, in giornata, si svolgerà la prima udienza presso il Consiglio di Stato; una rapidità inconsueta per il ricorso dell’Avvocatura di Stato che getta più di qualche ombra su quanto sta avvenendo.
Si attende dunque il pronunciamento del Consiglio di Stato, ma appare chiaro che la volontà di tutti è quella di continuare a resistere.



tormo al presidio, buona giornata

2 commenti:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

"Torno al presidio!" disse con voce orgogliosa Donnina, nostra eroina del 21mo secolo, che nessuno mai fermerà.
Che belle le sue foto; poetiche, con quelle atmosfere in stile Ville Lumiere, che solo una Donnina fuori come un balcone sa catturare con un semplice clic.
Ok! ora che l'ho fatta arrabbiare (perché io non sono uno che sta dietro a quello che fanno i CS, anche se donnina è la best), faccio finta di niente e grido W Donnina per fare un po' il ruffiano (ma non ditele niante!).
Ciao.
PS: nel post di sotto il resoconto del Donnina Day.

inutile donna ha detto...

manuel sei matto da legare ma mi fai troppo ridere!!!

:)

si, l'avevo letto fatalità il giorno dopo aver sognato feltre.. fatalità?